Noto. Polpette avvelenate, uccisi cinque cani di quartiere in contrada Cavasecca
Vaschette bianche vuote ai margini della strada e , a pochi metri di distanza, i cani di quartiere, da un paio d’anni le “mascottes” della zona, privi di vita, morti per avvelenamento. In contrada Cavasecca qualcuno ha pensato di fare “piazza pulita”, forse infastidito dalla presenza degli animali, docili, microchippati dal Comune, benvoluti dai residenti della zona.Non da tutti, evidentemente. Martedì scorso cinque cani, trovati un paio d’anni fa, quando erano ancora dei cuccioli, e “adottati” da alcune famiglie della zona, sono stati brutalmente avvelenati e uccisi. Amaro il commento di Laura Uccello, che segnala il caso. “Qualcuno, probabilmente infastidito dalla loro presenza, o solo per sadismo- commenta- ha deciso di farli sparire nella maniera più atroce possibile”. Il “classico” sistema della polpetta avvelenate, forse con l’aggiunta di lannate, un potente insetticida usato in agricoltura e per acquistare il quale occorre una licenza. “Fufy, Maddy, Maya, Nocciola e Nerina, questi i nomi dei cagnolini uccisi – prosegue Laura Uccello – sono rimasti vittime della cattiveria umana. Una sesta cagnetta, Macchia, è riuscita a salvarsi, ma è terrorizzata, tanto da rifiutare il cibo e da non farsi più avvicinare da nessuno”. Dopo l’episodio, l’associazione Amici per la Coda di Canicattini ha presentato una denuncia e chiesto l’intervento della polizia municipale, dei carabinieri e dell’Asp. Denuncia, chiaramente, contro ignoti. Uccidere degli animali non è solo un’atrocità, ma è anche un reato previsto dal codice penale. Chi compie questo tipo di azione rischia la reclusione da tre a diciotto mesi. “Non è possibile che un simile gesto possa passare inosservato- continua Laura Uccello- Inaccettabile che resti impunito”. Infine un appello, rivolto a chiunque abbia visto o sentito qualcosa. “Contattino i carabinieri- conclude – o si rivolga a noi”.