Termovalorizzatori, M5S: “soluzione anacronistica, rimane il problema sulle tasche del cittadino”
Il “si” ai termovalorizzatori pronunciato forte dal sindaco di Siracusa, Francesco Italia, sbatte sulle obiezioni e qualche contrarietà di Lealtà&Condivisione e del Movimento 5 Stelle. Secondo i pentastellati, si tratta “di un progetto anacronistico spacciato per soluzione epocale in piena emergenza. Metodo da vecchia politica che non ci si attenderebbe da un sindaco relativamente giovane e di centrosinistra”. Rimarrebbero sul tavolo i problemi attuali, anche con l’inceneritore attivo: “Quello che il sindaco non dice è come risolveremo nell’immediato il problema della spazzatura. È rimasta in strada, in attesa della prossima crisi. Ci vorranno anni prima di vedere eventualmente in funzione un inceneritore. Continueremo a mandare la nostra spazzatura fuori regione? Continueremo a pagare somme enormi alla voce conferimento in discarica? E quando tra 5 o 7 anni l’inceneritore sarà forse pronto, cosa manderemo a bruciare? La percentuale della differenziata è sopra la media regionale (comunque bassa) a Siracusa e dovrà continuare a crescere. Quindi sarà sempre meno l’indifferenziato prodotto e da avviare a combustione. Pertanto, a vantaggio di chi sarebbe questo inceneritore? Forse di chi lo costruisce e gestisce, che brucerà spazzatura importata da fuori ma, devono sapere i siracusani, non certo per loro”, è il pensiero del MoVimento 5 Stelle di Siracusa. Al di là delle attuali ed “enormi responsabilità della Regione”, per i cinquestelle pesano sulla crisi attuale ritardi ed errori del Comune di Siracusa. “Tardiva è, ad esempio, l’azione sanzionatoria che andava invece avviata nei primi anni del nuovo sistema, senza attendere la crisi per capire ciò che era chiaro: i cittadini sono stati prima mal preparati e poi mal informati e seguiti sulla differenziata. A loro, però, è stata data la colpa di un fenomeno sfuggito di mano perché mai contrastato con azioni efficaci.
Le multe sono tardive e non produrranno, purtroppo, migliorie. Si punti, invece, ad un sistema di premialità grazie al quale il cittadino si senta invogliato a differenziare bene per guadagnare sconti o agevolazioni. Non può essere sempre punito, mettendo così in un unico caldarone chi rispetta regole e paga la Tari e chi, invece, evade o elude”.
Tornando sul tema termovalorizzatori, anche il presidente di Lealtà&COndivisione dice la sua. Carlo Gradenigo posta il suo pensiero sui social. “Quindi fatemi capire: il problema è che dal 50 al 75% del rifiuto che produciamo oggi è indifferenziato e la soluzione sarebbero i termovalorizzatori? Non so se nel 2022 è più coerente chi rimpiange ancora i cassonetti verdi o chi davanti ad un sistema del tutto inefficiente propone di bruciarne il contenuto tal quale”, scrive l’ex assessore della giunta Italia. “Una cosa è certa, di tutti i condoni, quello sulla monnezza sarebbe il più redditizio per chi fino a ieri li metteva sotto terra i rifiuti e domani si vedrebbe raddoppiare gli introiti facendosi pagare smaltimento prima e energia derivata dopo, con il plauso di chi la differenziata non la farà mai”.