Di Lorenzo e l’intimidazione. “Sono al mio posto, non ho paura. Fiducia nelle indagini”

 Di Lorenzo e l’intimidazione. “Sono al mio posto, non ho paura. Fiducia nelle indagini”

Il giorno dopo l’intimidazione ai suoi danni, Giovanni Di Lorenzo è regolarmente al suo posto. Di primo mattino è tornato al cimitero di Siracusa, dove – per conto del sindaco, in qualità di suo delegato – da manforte agli uffici dei servizi cimiteriali. “Non ho paura. Non ho motivo di avere paura”, racconta a SiracusaOggi.it. “Semmai sono arrabbiato. Tutti i giorni sono qui e cammino a piedi, per vedere come vanno le cose all’interno della struttura cimiteriale. Non c’era bisogno di sparare alla macchina, potevano anche chiedere di parlare con me…”. Non in tutti gli ambienti, però, le regole civili sono condivise.
Sospetti? “Sono stato ascoltato dagli investigatori. Ci sono indagini in corso. Ho detto quello che dovevo dire. Aggiungo solo che io non arretro di un millimetro. Chi ha pensato che mi avrebbe spaventato con due colpi di fucile, ha sbagliato. Ha ottenuto una reazione opposta. E ringrazio tutte quelle che persone che mi hanno travolto con la loro solidarietà”, dice Giovanni Di Lorenzo, in diretta su FMITALIA. Poi si fa serio e attende un istante prima di confidare una sua sensazione che è quasi una certezza. “Questo o questi individui saranno assicurati alla giustizia molto presto…”.
Ma cosa è accaduto ieri mattina? “Erano le 11.15, il cimitero era regolarmente aperto e frequentato dai cittadini. Io mi trovavo in direzione. E’ salito un custode, urlando che qualcuno aveva sparato in aria per poi scappare. Abbiamo avviato le prime ricerche, ma la struttura è grande. Sono arrivate subito le forze dell’ordine, che ringrazio per lo sforzo profuso. Solo dopo un pò ci siamo accorti che i due colpi erano stati esplosi contro la mia auto, posteggiata nel viale d’accesso principale del cimitero”.
Dell’autore, o degli autori, dell’intimidazione nessuna traccia. “Scappati facilmente. Forse scavalcando un muretto. L’unica cosa che mi preoccupa è che ci siano persone capaci di entrare in pieno giorno in una struttura aperta al pubblico e sparare. Io, ribadisco, non ho paura. Non ho motivo per dover avere paura”.

 

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