Articolo Uno si spacca, Zappulla: “Non confluire nel Pd e sbagliato chiudere alleanza con M5s”
Il tema delle alleanze è vivo all’interno di tutte le forze politiche. L’accelerazione della crisi di governo e le elezioni imminenti hanno sparigliato il quadro. Nel campo progressista, la rottura tra Pd e M5s trova qualche voce contraria all’interno dello stesso Partito Democratico. Ed anche da Articolo Uno si operano una serie di distinguo.
“Riteniamo profondamente sbagliata e politicamente incomprensibile, la posizione del Pd di escludere dall’alleanza politico-elettorale e dal fronte progressista il Movimento 5 Stelle”, spiegano poco meno di 300 componenti del movimento politico che in Sicilia ha tra i suoi elementi di spicco il siracusano Pippo Zappulla. Proprio Zappulla boccia anche la scelta della Direzione Nazionale di Articolo Uno “di partecipare alla lista elettorale del Pd, con il rischio di una omologazione culturale e politica che cancella e mortifica un’esperienza e un patrimonio importante di idee e di valori”.
Il Pd rimane “l’alleato principale” ma non è – secondo i firmatari del documento di rottura con il gruppo dirigente nazionale di Articolo Uno – “il soggetto politico in grado di rimettere al centro le priorità del Paese e delle fasce sociali che vogliamo rappresentare”. Preludio della nascita di una corrente interna, ribattezzata “Verso il partito della sinistra e del lavoro”.