Prestigiacomo verso la Presidenza della Regione: le reazioni della politica siracusana
La sempre più ricorrente ipotesi di una candidatura Prestigiacomo per la presidenza della Regione non sembra scaldare particolarmente la politica siracusana. Nello stesso centrodestra, si operano alcuni distinguo. Per il deputato di Prima l’Italia (Lega), Giovanni Cafeo, “la scelta del candidato presidente non è questione di simpatia. Abbiamo lavorato per scongiurare la ricandidatura di Musumeci e ci siamo riusciti. A Stefania Prestigiacomo riconosco l’ottimo lavoro condotto per il nuovo ospedale di Siracusa e la zona industriale. La scelta del o della candidata spetterà ai vertici nazionali. Fosse Stefania Prestigiacomo, bene per Siracusa. Ma la nostra provincia non sarebbe comunque dimenticata dalla Regione, qualunque candidato la nostra coalizione dovesse esprimere”.
Per Fratelli d’Italia, altra anima importante del centrodestra, parla invece Paolo Cavallaro. “Il candidato di FdI è Nello Musumeci. Se a livello nazionale si farà un accordo diverso, allora si può discutere di qualsiasi altra candidatura, compresa quella della Prestigiacomo. Ma le questioni vanno risolte nelle sedi opportune. Ci sono stati momenti di acredine tra alleati durante la legislatura, ma nessuna sfiducia o assessori di Forza Italia che si sono dimessi. La maggioranza è andata avanti. Per tradizione consolidata, l’uscente si ricandida. Ci spieghino cosa è cambiato adesso. Se non tocca più a Musumeci, qualunque nome va bene purchè sia una candidatura che ci vede tutti uniti”. Per l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera (Forza Italia), la candidatura di Stefania Prestigiacomo “sarebbe una occasione straordinaria per la provincia di Siracusa. Lei ne ha tutti i titoli. E lo dico senza retorica. Un presidente siracusano obiettivamente sarebbe un momento unico per il nostro territorio”.
Osservatore non interessato è Stefano Zito, il deputato del M5s che ha già annunciato che non si ricandiderà dopo due mandati a Palermo. “Non vedo un centrodestra compatto. E Musumeci, a mio avviso, resterà in corsa per le regionali. Quanto a Stefania Prestigiacomo, massimo rispetto. E’ noto però che io non ne abbia condiviso le decisioni politiche, anche da ministro dell’Ambiente, e non la voterei. Non è la città di nascita a dire se uno è buono o meno per la presidenza della Regione. Abbiamo avuto ad esempio Crocetta, che è di Gela, e non mi pare che abbia brillato. Guardate, i temi regionali sono molto complessi e tra Palermo e Roma ci sono un bel pò di differenze. La Prestigiacomo non ha esperienza in Regione. Vediamo cosa succederà”.
Alessandra Furnari, coordinatrice provinciale di Italia Viva, mette al centro i programmi elettorali: “per noi è importante andare in coalizione con soggetti che abbiano le stesse nostre idee programmatiche e non ritrovarci in alleanze con profondi contrasti interni. Cerchiamo una candidatura moderata, lontana da populismi e sovranismi. In questo senso, la Chinnici potrebbe essere una bella candidatura ma bisogna capire se è appoggiata o meno dai 5s. La Prestigiacomo di suo potrebbe essere una moderata, anche qui però occorre capire chi sosterrà questa candidatura. Se dovessero esserci supporti estremi, parlo di estrema destra, non potremmo condividerla. Con FdI e Lega per noi sarebbe impossibile. La moderazione della Prestigiacomo si perderebbe nelle linee di un governo con troppi estremismi a destra”.
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