Lungovivenza oncologica, le necessità dei pazienti dibattute su iniziativa dell’Asp

 Lungovivenza oncologica, le necessità dei pazienti dibattute su iniziativa dell’Asp

Dopo due anni di stop dovuti al covid, ripartono gli appuntamenti dedicati alla “lungovivenza oncologica”, promossi dall’Unità operativa di Oncologia dell’Asp di Siracusa, diretta da Paolo Tralongo, con il supporto dell’associazione Promuovere onlus ed il patrocinio dell’Assessorato della Salute della Regione Siciliana. Gli appuntamenti sono dedicati alla discussione delle necessità dei pazienti che vivono a lungo o che hanno raggiunto la condizione di guarigione.
Il 16 settembre, nella sala conferenze Ferruzza–Romano, in via Abela 6, a Siracusa, dalle 8.30 alle 12.30, primo incontro con la partecipazione di relatori e di pazienti provenienti da tutta Italia.
“Il numero di individui che vivono dopo una diagnosi di cancro – spiega il direttore di Oncologia, Paolo Tralongo – corrisponde ad oltre il 5% della popolazione complessiva in diversi paesi europei (es. 3,6 milioni in Italia nel 2020) e cresce di circa il 3% annuo. Un’ampia percentuale di queste persone (cioè il 24% dei malati di cancro in Italia e il 29% in USA) è viva dopo 15 anni o più dalla diagnosi. I pazienti oncologici in vita includono individui in trattamento, coloro che sono liberi da ricadute ma restano ad eccesso di rischio di recidiva o morte e pazienti che hanno l’aspettativa di vita della popolazione generale, cioè quelli che definiamo ‘guariti’. Negli ultimi anni un numero crescente di studi ha fornito evidenze epidemiologiche e cliniche di ‘guarigione’ per i malati di cancro e ha discusso le implicazioni cliniche di queste evidenze. Tra questi anche il gruppo della UOC di Oncologia di Siracusa. Si tratta di un ambito, sempre più crescente, che richiede nuovi modelli assistenziali e risposte a varie necessità dei pazienti quali quelle sociali e psicologiche oltre quelle fisiche”.

 

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