Siracusa. Caro energia, allo studio un piano di risparmio dei comuni: “Luci spente da mezzanotte”

 Siracusa. Caro energia, allo studio un piano di risparmio dei comuni: “Luci spente da mezzanotte”

Luci spente da mezzanotte in poi.

E’ una delle ipotesi al vaglio dei sindaci di diversi comuni della provincia di Siracusa per ridurre gli effetti negativi del caro energia, che tanto sta pesando, non solo sulle famiglie e sulle imprese, ma anche sugli enti locali.

Il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare mette in evidenza le enormi difficoltà dei Comuni a sostenere costi esorbitanti. “Una situazione drammatica- fa notare- che rischia di mandare gli enti in dissesto ovunque. Per questo- prosegue- abbiamo avviato un percorso, un’idea che intendiamo sottoporre alle forze dell’ordine ed alla prefettura, che condurrebbe i comuni alla decisione di spegnere le luci pubbliche in determinate zone, precisi orari e apposite modalità, così da ridurre i costi, altrimenti insostenibili. E’ chiaro che tutto questo va studiato nei minimi dettagli- dice ancora Di Mare- E’ facile comprendere che una luce spenta in una particolare zona può comportare problemi aggiuntivi. Per questo va pianificato tutto con la massima attenzione. Non possiamo però restare con le mani in mano. Le sole pompe di sollevamento costano ad Augusta, con gli attuali costi energetici, 700 mila euro al mese. L’anno scorso eravamo alla metà”.

Nel caso di Augusta, anche il centro storico potrebbe essere incluso nel piano di risparmio, con via Principe Umberto in cui solo alcuni lampioni potrebbero restare accesi dopo  l’una di notte.

Valutazioni ancora in corso, in attesa di arrivare alla proposta da sottoporre infine, con gli altri comuni impegnati in questo approfondimento, al prefetto, Giusi Scaduto.

 

 

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