Aumenta la Tari in tutta la provincia di Siracusa? “Il rischio c’è, conferimento troppo caro”
Il costo di conferimento in discarica è schizzato a 321 euro per tonnellata. I Comuni siciliani sono con l’acqua alla gola ed in fretta e furia “devono” aumentare la Tari per riuscire a far fronte all’ennesimo aumento a cascata di questo anno orribile. Ed è quanto potrebbe succedere a breve anche in provincia di Siracusa. “Stiamo cercando di evitarlo”, spiegano alcune fonti della Srr, la società d’ambito che regolamenta il settore nel siracusano.
Noto, intanto, è il primo a rimettere mano alla tariffa, con un aumento in bolletta di circa il 30%. Il sindaco, Corrado Figura, spiega che non si tratta di una scelta amministrativa: “siamo obbligati per legge, il costo del servizio di igiene urbana deve essere interamente coperto dai cittadini. E’ un obbligo di legge, per garantire il servizio. Non è un problema solo di Noto, tanti Comuni siciliani sono dovuti andare in Consiglio comunale per rivedere le tariffe, non più in linea con il piano economico finanziario approvato pochi mesi prima”.
L’aumento del costo di conferimento in discarica è stato velocissimo. Portare una tonnellata di indifferenziato in una delle poche discariche regionali costava, ad un Comune, 100 euro fino a poco tempo fa. Poi è salito a 250 e adesso, da ottobre, addirittura 321 euro. Un aumento del 300% imprevedibile ed imprevisto, sospinto dal solito caro energia e dal caro tutto di questo tempi.
“Avremmo dovuto aumentare la Tari del 100% – spiega Figura – ma siamo riusciti a contenerlo al 30% recuperando somme dalla raccolta differenziata ovvero attraverso la vendita ai relativi consorzi di plastica, carta e vetro. E così abbiamo ridotto l’aggravio sui nostri concittadini”.
Come detto, il problema vale per tutti i comuni: della provincia di Siracusa e della Sicilia intera. Corrado Figura è anche il presidente della società d’ambito di settore provinciale. “La situazione è insostenibile per i Comuni. Deve intervenire la Regione, con fondi agli enti locali o fissando un tetto al costo del conferimento. E lo chiederemo non appena il governo regionale sarà operativo”. Una missione palermitana a cui prenderanno parte diversi primi cittadini del siracusano e non solo.
“In provincia siamo messi male”, rivela il presidente della Srr. “Tutti pronti ad andare a Palermo. Gli aumenti Tari, se si va avanti così, saranno generalizzati, ovunque, in tutta la Sicilia”. Qualche sindaco, in provincia di Catania, ha ridotto allora la raccolta dell’indifferenziato, con un solo turno di raccolta mensile. “Non è la soluzione, anzi aggraverebbe il problema”, spiega Corrado Figura. “Avete idea – prosegue – di quante discariche dovremmo andare a ripulire, se riducessimo i turni di raccolta dell’indifferenziato? Serve un intervento politico, della Regione. Non si può consentire questo aumento continuo. E’ inammissibile”.