Sulle tracce della vipera siciliana, l’incontro dell’ambientalista Sebastian Colnaghi

 Sulle tracce della vipera siciliana, l’incontro dell’ambientalista Sebastian Colnaghi

L’ambientalista Sebastian Colnaghi sulle tracce della vipera siciliana.

Un incontro che il giovane siracusano definisce fortunato, nell’ambito della sua attività di osservazione dei serpenti. Una sorta di “missione” la sua, per far anche comprendere come si tratti di animali spesso mal considerati, nonostante indicatori di buona qualità ambientale, certamente poco conosciuti.

Durante l’ultima spedizione nel parco dell’Etna, Sebastian si è imbattuto “nell’unica specie di vipera presente in Sicilia e nell’Italia meridionale (Vipera aspis hugyi il suo nome scientifico), descritta nel 1833 da Schinz da un esemplare dell’Etna”.

Colnaghi è conosciuto in Sicilia per il suo impegno a difesa dell’ambiente e non nasconde la sua soddisfazione.  “Una specie straordinaria – prosegue – la vipera come tutti gli esseri viventi gioca un ruolo fondamentale nell’ecosistema, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio ambientale, e cibandosi di piccoli roditori dannosi per l’agricoltura. Si tratta di una specie protetta dalla convenzione di Berna, che ne vieta l’uccisione”.

“Al pari delle altre vipere italiane – conclude Colnaghi – si tratta di un serpente timido ed elusivo che morde solo se messo alle strette e se si sente minacciato”.

Poi qualche consiglio nel caso in cui ci si ritrovasse davanti ad una vipera in mezzo ad un sentiero, vicino ad un rifugio o in altre situazioni in cui tale eventualità  può concretizzarsi.

“Prima di tutto  è opportuno mantenere la calma e allontanarsi tranquillamente- il suggerimento di Sebastian- Un suo morso, benché il veleno non sia considerato mortale per l’uomo, può provocare complicazioni di rilevanza medica e richiede comunque un intervento sanitario. In generale, se si viene morsi da una vipera- aggiunge-  la condotta da adottare è, dunque, semplicemente quella di mantenere la calma e chiamare i soccorsi il prima possibile. Non bisogna prendere iniziativa e non bisogna assumere farmaci o usare prodotti chimici senza l’indicazione del medico soccorritore”.

 

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