La classifiche che bocciano Siracusa, parla Italia: “Insoddisfacente ma no a speculazioni”

 La classifiche che bocciano Siracusa, parla Italia: “Insoddisfacente ma no a speculazioni”

Avvio di settimana da brividi per la provincia di Siracusa, bocciata dalla classifica sulla qualità della viti di ItaliaOggi (106.a su 107) e dal rapporto Ecosistema Urbano, pubblicato dal Sole24Ore (96.a su 105). “Potrei usare mille argomenti e chiavi di lettura per giustificare i risultati che vedono Siracusa in fondo alle due classifiche. Non lo farò perché non mi appassiona l’idea di partecipare a un dibattito povero, che è solo speculazione politica basata su un numero che da solo può significare molto o nulla”, commenta il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.
Non contesta le classifiche, “redatte con metodo scientifico” e non nasconde “che i risultati sono insoddisfacenti e non vanno certamente sottovalutati. Allo stesso modo, invito i censori da tastiera a fare esercizio di onestà intellettuale riconoscendo, almeno, due elementi. Il primo è che la città soffre di alcune carenze strutturali risalenti a tempi molto lontani (trasporti pubblico locale e sistema idrico, per esempio), che nessun Comune può superare soltanto con le proprie forze e che finiscono con l’influenzare altri indicatori studiati. Il secondo – insiste Italia – è che la graduatoria sulla qualità della vita non è riferita al solo capoluogo ma all’intera provincia, con tutte le conseguenze e le disparità che ciò comporta in termini di elaborazione statistica e di responsabilità politiche diffuse”. Insomma, non è solo e non è tutta colpa del capoluogo e del suo sindaco, pare indicare Italia.
Diversa è, invece, la classifica sull’ecosistema urbano, centrata sulla città “e che ci vede nella stessa posizione dello scorso anno: al numero 96. In questo caso non posso che rilevare alcune performance positive che hanno direttamente a che fare con scelte amministrative compiute in questi anni. Mi riferisco, per esempio, al solare pubblico che ci vede in 28esima posizione lì dove lo scorso anno e in quello precedente eravamo 91esimi; al posto numero 34 raggiunto per le isole pedonali (eravamo al 91 due anni fa e al 93 lo scorso anno); alle piste ciclabili, dove siamo 54esimi mentre eravamo 73esimi nel 2021 e nel 2020; e, infine, al dato sui rifiuti differenziati che ci vede all’84esimo, in una risalita al ritmo di 5 posizioni l’anno rispetto alle rilevazioni dei due anni precedenti”.
Tentativo di vedere il bicchiere mezzo pieno? “No, è semplicemente l’invito a una analisi ragionata dei dati. Sarebbe un atto di trasparenza verso i cittadini e di rispetto verso la verità e gli autori delle classifiche”.

 

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