Stretta ai crediti fiscali da bonus edilizi, sale la tensione: “A Siracusa rischio chiusura elevato”
La cessione dei crediti legati ai bonus edilizi fa arrabbiare Cna che con il siracusano Giampaolo Miceli si rivolge direttamente al governo. “Apra con urgenza un tavolo con le imprese della filiera delle costruzioni e il sistema finanziario per trovare una risposta definitiva al grave problema. L’annuncio da parte di Poste Italiane di sospendere l’acquisto di crediti fiscali rappresenta un segnale fortemente negativo per decine di migliaia di imprese della filiera, con i cassetti fiscali pieni di crediti e nell’impossibilità di venderli”, le parole di un preoccupato segretario provinciale.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate del mese scorso, “non ha sbloccato la situazione. Inoltre gli annunci da parte di esponenti del Governo e della maggioranza sull’ennesima modifica del quadro normativo e i segnali di rallentamento del mercato stanno aggravando lo stato di salute di migliaia di imprese” che con il superbonus avevano ritrovato invece vitalità.
“A Siracusa stiamo rapidamente cancellando uno sviluppo che si era appena consolidato – afferma Gianpaolo Miceli, segretario di CNA Siracusa – a Giugno abbiamo stimato il rischio chiusura per oltre 300 imprese sulle 500 impegnate nei lavori con i bonus, purtroppo questo scenario si sta concretizzando progressivamente e al 31 dicembre registreremo un’autentica debacle.”
Il collegato costo sociale “sarà enorme e non possiamo arrenderci di fronte ad un atteggiamento così remissivo dell’intero sistema”. Le associazioni di categoria, allora, tornano a programmare la protesta in piazza. “Siamo pronti ad alzare con forza il livello. Ci sono imprese edili, impiantisti, serramentisti, fornitori e, sostanzialmente, migliaia di famiglie solo a Siracusa che sono al collasso con la mannaia finale del caro materiali e del energia. Non possiamo più aspettare, bisogna farsi carico di queste criticità immediatamente. Chiederemo un nuovo incontro ai rappresentanti eletti nella recente tornata elettorale per ottenere attenzione e soluzioni, non vogliamo lasciare nulla di intentato”, conclude Giampaolo Miceli.