Pescatori di frodo sorpresi in azione, tra ricci e palangaro: interventi della Capitaneria

 Pescatori di frodo sorpresi in azione, tra ricci e palangaro: interventi della Capitaneria

Pesca subacquea di frodo, continua il contrasto da parte della Guardia Costiera di Siracusa. Il litorale del versante nord di Siracusa, caratterizzato da anfratti rocciosi, ben si presta all’azione illecita dei pescatori di frodo, specie negli orari notturni.
I militari hanno intercettato un sub non professionale che aveva appena ultimato la cattura di circa 250 esemplari di “riccio di mare” (Paracentrotus lividus). “Il numero massimo al giorno di ricci catturabili, per un sommozzatore privo di licenza professionale, è di 50 esemplari”, ricordano dalla Capitaneria di Porto. Oltre ad elevare al trasgressore la sanzione amministrativa di 2.000 euro, il prodotto ittico, ancora vivo, è stato sequestrato e, successivamente, riposto in mare.
Ieri mattina, altra operazione di Polizia Marittima operata dalla Guardia Costiera di Siracusa: sequestrati circa 42 kg di pescato (della specie tunnide) ad un pescatore sportivo di rientro da una battuta di pesca. C’era anche un esemplare di pesce spada sotto la taglia minima consentita dalle normative nazionali e unionali.
All’uomo è stato sequestrato un “palangaro”, non conforme alla normativa di settore e sono state elevate due sanzioni amministrative per un ammontare di 1.300 euro.
“L’entità delle sanzioni amministrative si raddoppia qualora le violazioni abbiano per oggetto la pesca illecita di tonno rosso (thunnus thynnus) o come, in questo caso, il pesce spada (xiphias gladius)”, spiegano ancora dalla Capitaneria.
Il pescato sequestrato, a seguito di ispezione organolettica da parte di personale veterinario dell’ASP8 di Siracusa, è stato giudicato idoneo al consumo umano e donato a enti caritatevoli aretusei.

 

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