Teatro comunale chiuso, nessuno si assume responsabilità. E Auteri (FdI) punta Granata
Tra il deputato regionale Carlo Auteri (FdI) e l’assessore comunale alla cultura, Fabio Granata, non corre certo buon sangue. Auteri ha chiesto nei giorni scorsi le dimissioni di Granata per la mancata apertura del teatro comunale di Siracusa, nonostante i milioni di euro spesi e le dichiarazioni roboanti dei mesi scorsi, culminate anche nella indicazione di un direttore del teatro.
Intervenendo su La Sicilia, Granata ricorda il fulmine che colpì nel 2018 il teatro come origine dei guai. Un passaggio che fa saltare dalla sedia il deputato regionale. “Offende l’intelligenza dei lettori e dei professionisti. Non è stato capace di farsi rilasciare il certificato di prevenzione incendi in 5 anni di amministrazione. Ancora afferma che un fulmine avrebbe colpito il tetto arrecando danni gravi all’impiantistica. Dare la colpa al maltempo è comodo, al fulmine è un capolavoro. Vendersi la sostituzione delle manichette e degli estintori, così come la manutenzione delle grondaie, come lavori eseguiti dall’amministrazione comunale in questi anni è paradossale: si chiama ordinaria amministrazione. Aggiungerei anche che la graticcia del teatro (la struttura a travi di legno o di metallo alloggiata in cima alla torre scenica, a ridosso del soffitto del palcoscenico) è stata costruita malissimo sperperando denaro pubblico e nessuno ha seguito i lavori come avrebbero dovuto”, dice Carlo Auteri in una nota inviata alle redazioni. “Avevo chiesto come sia possibile pensare di gestire un teatro comunale in quel modo. Ma non ho ricevuto risposte….”, aggiunge.
L’esponente di FdI ricorda come l’associazione “Teatro della città” abbia ricevuto in affidamento la gestione quinquennale a settembre 2021, “senza ancora aver avviato alcuna operazione”. Secondo quell’accordo, “il privato deve corrispondere 80mila euro l’anno al Comune di Siracusa. La domanda è: ha già pagato una prima tranche? E perché non ci sono notizie sui programmi dell’amministrazione comunale? Silenzio. Granata – insiste Auteri – preferisce offendere e parlare, cito, di ‘sedicente operatore culturale, conosciuto più per piccole vicende giudiziarie di paese che per particolari imprese nel settore teatrale’. Ebbene, Granata è molto distratto probabilmente perché è chiuso nelle sue stanze. Quando era assessore regionale al Turismo e faceva eventi con soldi pubblici, io stavo creando il Circuito Regione Sicilia, rimettendo in marcia 21 teatri chiusi utilizzando soldi dei privati e coinvolgendo 110 teatri in tutta Italia. E molte altre cose di cui non mi vanto. Mi spiace che Granata non riesca ad accettare le critiche. Lo ha dimostrato lo scorso settembre quando spinse e aggredì un residente che lo stava contestando durante l’ennesima inaugurazione, quella volta di una semplice lapide restaurata sulla facciata della casa Natale di Elio Vittorini. Neanche allora si dimise, evidentemente il posto di assessore lo considera scolpito nella pelle”.