Caro-voli, l’Antitrust apre un’istruttoria: “possibile intesa restrittiva della concorrenza”
L’Antitrust ha aperto una istruttoria sul caro-voli in Sicilia. L’Autorità vuole verificare se esista una possibile intesa tra compagnie aeree, restrittiva della concorrenza. Anche il presidente della Regione, Renato Schifani, aveva denunciato pubblicamente un probabile “cartello” tra vettori e le difficoltà per i siciliani residenti o fuorisede di spostarsi sotto le feste con prezzi accettabili.
La Regione aveva annunciato ricorso all’Antitrust. Un esposto è stato presentato anche dal Codacons, l’associazione dei consumatori.
L’Autorità, nella sua istruttoria, parla di possibile “intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del trasporto aereo di passeggeri di linea, con particolare riferimento ai voli di classe ‘economy’ sulle rotte definite dalle coppie di origine-destinazione alle cui estremità vi siano, da un lato, Palermo o Catania e, dall’altro, una delle seguenti città del Centro o Nord Italia: Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (comprensivo di Malpensa, Linate e Orio al Serio), Torino e Bologna, in violazione dell’articolo 101 TFUE”.
Il Codacons ha segnalato presunte “distorsioni della concorrenza derivanti dall’incremento dei prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane (Roma, Bologna, Torino e Milano) e la Sicilia in corrispondenza delle festività natalizie”.
Ryanair, ITA Airways, Wizz Air e EasyJet sono le principali compagnie aeree che offrono servizi di trasporto aereo nazionale verso la Sicilia, con numero di frequenze operate che varia da tratta a tratta ma che, con riferimento alle tratte più rilevanti (quali la Milano/Palermo e la Milano/Catania e la Roma/Palermo, e la Roma/Catania), può arrivare complessivamente fino a 20 voli giornalieri per tratta.
Per l’Antitrust, si legge nel provvedimento, quanto segnalato risulta “meritevole di ulteriori approfondimenti, al fine di accertare la sussistenza di possibili distorsioni del corretto funzionamento dei meccanismi concorrenziali, in violazione dell’articolo 101 TFUE. Tale distorsioni, in quanto incidenti su una variabile economica di particolare rilevanza, quale è il prezzo, risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell’attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d’acquisto dei redditi delle famiglie”.
L’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò esprime soddisfazione per l’apertura, da parte dell’Antitrust di un’istruttoria sul “caro voli” da e per la Sicilia. «È la conferma – sottolinea l’assessore – che la tesi sostenuta dal presidente della Regione Renato Schifani, che ha già notificato l’esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha un suo fondamento. Siamo fiduciosi, quindi, che finalmente siano riconosciute le ragioni dei siciliani che non possono più continuare a pagare un prezzo altissimo per la propria insularità».
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