Verde pubblico a Siracusa, come migliorare? I "suggerimenti" dell'ex assessore
Forte della sua esperienza da (ex) assessore comunale al verde pubblico. Carlo Gradenigo serve alcuni consigli per la definizione del nuovo appalto del servizio. Il presidente di Lealtà&Condivisione suggerisce di “inserire tra le clausole obbligatorie il numero minimo di addetti, le relative competenze e l’elenco specifico delle attrezzature e macchinari necessari per garantire un servizio di manutenzione ordinaria che sia degno di questo nome”. Quello delle attrezzature e del personale è stato, infatti, uno dei problemi principali dell’ultimo affidamento che – peraltro – ha diviso la città in cinque lotti, senza sviluppare reale concorrenza. Si torna, pertanto, al lotto unico con accorpamento anche del diserbo.
“Le lavorazioni da eseguire nelle diverse stagioni – appunta Gradenigo – andrebbero raccolte in un calendario settimanale che, per trasparenza e allo scopo di porre fine alle infinite segnalazioni che hanno trasformato un servizio pubblico essenziale in un lavoro a chiamata, dovrebbe essere pubblicato sulla pagina internet del settore verde pubblico, per essere liberamente consultato dai cittadini. Infine occorre dotare gli uffici comunali di un agronomo specializzato in materia, che sappia far rispettare le norme tecniche previste nel capitolato d’appalto e far applicare a tutti i cittadini il “Regolamento comunale del verde pubblico e privato”.
Rilievi su cui influiscono, chiaramente, i trascorsi di Carlo Gradenigo proprio alla guida del settore Verde Pubblico, maturati proprio durante questa sindacatura. “Si deve incrementare e migliorare la qualità del verde pubblico. Siracusa con 120.000 abitanti si attesta sotto i 7mq di verde per abitante contro i 45mq della media italiana. E basti pensare che la popolazione per godere di un prato curato è costretta a concentrarsi solo su 2 piccolissime aree a verde come il Parco Ozanam e San Giovanni…”.