Incidenti: "Dovete sempre tornare a casa", le toccanti parole di Deborah Lentini ai ragazzi

 Incidenti: "Dovete sempre tornare a casa", le toccanti parole di Deborah Lentini ai ragazzi

L’ultima assemblea d’istituto del Liceo Quintiliano di Siracusa è stata molto di più di un momento di confronto sulle tematiche che riguardano la scuola. Al Pattinodromo della Cittadella dello Sport, i ragazzi hanno incontrato  Deborah Lentini, presidente dell’Associazione Familiari  Vittime della Strada ed il comandante della Polizia Stradale Antonio Capodicasa. Parole, quelle della mamma di Stefano, che hanno colpito ancora una volta nel segno, arrivando dritto al cuore di chi ha ascoltato il racconto del suo dolore, che è quello di una madre che perde il proprio figlio di soli 17 anni e che si può immaginare, certo, ma di certo non sentire nella sua atrocità. L’impegno di Deborah Lentini è quello di una donna che spera con tutte le forze che ha che con la sua testimonianza possa evitare altre tragedie lungo le strade. “Quanto è duro l’asfalto …”- ha detto ai ragazzi- “Dovete sempre tornare a casa, perché sulle strade si muore”. […]. Il Comandante Capodicasa ha parlato anche di numeri, freddi, crudi quanto significativi: 1 morto per strada ogni 3 ore, 9 persone al giorno che perdono in questo modo la vita.  “Occorre buon senso sulla strada- ha aggiunto il Dirigente della Polstrada- non bisogna deresponsabilizzare  puntando il dito su tutto meno che sul conducente, perché il 96% degli incidenti stradali è causato da un errato comportamento del conducente per la sua cecità attentiva.” Agli studenti ha parlato anche il docente Pino Blundo, che ha puntato l’attenzione sull’altissima probabilità di distrarsi alla guida in una società che ci vede sempre di fretta, disattenti, spesso chiusi nei nostri pensieri”. Un cambiamento radicale è quello che serve, devono saperlo i ragazzi, devono saperlo anche e spesso soprattutto gli adulti. La dirigente scolastica, Simonetta Arnone punta molto su una questione  che va oltre l’ambito stradale e diventa questione educativa, su cui la scuola e la collettività – questo il messaggio che parte dal liceo Quintiliano, anche attraverso i social – sono chiamate a rispondere. Significativa la frase utilizzata sulle pagine social della scuola per ben spiegare e sintetizzare il concetto: “Prima di me e oltre me c’è la realtà, c’è “l’altro” di cui occorre tenere conto, per cui vale la pena offrire la propria attenzione”.

 

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