Democrazia Partecipata, ecco i progetti ammessi: voteranno i cittadini
Furono nove i progetti presentati entro i termini stabiliti per il nuovo bando di Democrazia Partecipata indetto dal Comune di Siracusa per consentire a cittadini o associazioni di proporre progetti di miglioramento della qualità della vita in città, ottenendone il finanziamento. Piccoli importi, per un totale di circa 48 mila euro stanziati da Palazzo Vermexio. Per tre di queste iniziative, strada sbarrata: non ammesso, l’esito. Restano, dunque, sei progetti in gara e si va verso l’indizione delle consultazioni, come per le precedenti edizioni di un’iniziativa che il Comune ripropone ormai praticamente ogni anno. I cittadini saranno quindi chiamati, se vorranno partecipare, a votare il progetto che riterranno più meritevole. Riguardano aree diverse: dall’ecologia, alle opere pubbliche; dalla rigenerazione urbana, alle politiche giovanili; dalle iniziative culturali, alla Mobilità e all’Innovazione Tecnologica. A ridosso delle “elezioni”, per dare il via a quella che ogni anno diventa una vera e propria campagna elettorale saranno resi noti, nel dettaglio, i contenuti dei progetti. Al momento può già essere fornita un’idea di massima. Restano in corsa i progetti: “Palestrina giochi per il Parco Agorà di Fontane Bianche, presentato da Stefano Burgaretta, “Connessioni Armoniche” di Emilia Rossitto, il Progetto Ambiente, Conoscenza e Tutela del Territorio di Vincenzo Gionfrida, Riparchiamo proposto da Moena Scala, “La Cronaca si fa storia” di Roccasalva e “S-RAP” di Samantha Ponzio. Non sono stati ritenuti idonei all’ammissione, invece, i progetti “Hub della sostenibilità”, “Teatro del Mare” e “Diamoci una mano”.
Foto: repertorio,una passata edizione delle elezioni di Democrazia Partecipata