Pista ciclabile Gelone, il progetto svelato: gli spazi, l'ingombro, le auto e gli alberi
Si torna a parlare di piste ciclabile e l’argomento va subito in tendenza, nel termometro dell’opinione pubblica siracusana. L’occasione è fornita dall’avvio – forse non esattamente imminente – dei lavoro per realizzare la pista ciclabile “Gelone” che dall’omonimo corso si allunga fino a viale Santa Panagia. Eppure non si tratta di una idea nuova ed improvvisa.
Almeno dal 2018 è progetto noto con diversi aggiornamenti, soprattutto relativi alle fonti di finanziamento (Collegato Ambientale 2018, Agenda Urbana, fondi strutturali europei). Ed anche un Consiglio comunale di diversi anni addietro deliberò favorevolmente la realizzazione. Ma fino a quando la ciclabile Gelone era solo un “disegno” su carta, non ha attirato grandi attenzioni. Adesso che si avvicina l’avvio della fase realizzativa, in poche ore è diventato tema di grandissima attualità.
Intanto la prima notizia: l’inizio dei lavori potrebbe slittare addirittura ad aprile. Se ne saprà di più domattina, al termine di un vertice tra la ditta che si è aggiudicata l’opera e la struttura comunale preposta. Sarebbero emersi degli “imprevisti”, non meglio specificati, che richiederebbero alcuni approfondimenti.
Ma come dobbiamo immaginare questa pista ciclabile che dalla parte basse di corso Gelone (via Catania) si prolungherà sino a Santa Panagia, attraversando viale Teracati? L’opera sarà omogenea in tutto il suo tracciato e si svilupperà solo su una delle corsie di marcia delle strade interessante. A dividerla dalle sezione riservata alle auto sarà un cordolo in cemento di 50 centimetri. Sarà larga 2,5 metri e potrà essere percorsa – dalle bici – in entrambi i sensi di marcia, rispettando la divisione in corsie interne.
In corso Gelone sorgerà nel tratto in direzione nord, quello che conduce alla rotonda con viale Paolo Orsi e viale Teracati. Qui si sposterà dal lato opposto, costeggiando l’area archeologica alle spalle di Casina Cuti, per poi tornare sulla corsia in direzione viale Santa Panagia subito dopo l’incrocio Teracati-Teocrito. Gli attraversamenti saranno solo tratteggiati sulla sede stradale. A motivare questi cambi di carreggiata, lo studio dei flussi di traffico.
Per fare spazio alla nuova pista ciclabile, scompariranno i posti auto. Diamo i numeri: secondo i dati forniti dagli uffici comunali, spariranno 98 parcheggi. Con una razionalizzazione del sistema di sosta nelle strade limitrofe – ad esempio via mons. Carabelli, via Di Natale, via Mosco – passando dal parcheggio a raso a quello a pettine, si recupereranno 90 stalli (tra gratuiti e a pagamento). Saldo negativo di 8 stalli. Ma – prevengono l’obiezione dagli uffici – lo spirito dell’intervento è quello di promuovere forme di mobilità alternativa alle auto. Per questo si sta predisponendo un nuovo servizio di trasporto urbano ragionato sulle esigenze e gli orari di spostamento della città. O almeno così assicurano dal settore Mobilità.
La realizzazione di una ciclabile in corso Gelone ha già spaccato l’opinione pubblica. Innegabile l’impatto dell’opera su quello che è il traffico ordinario, stanti le condizioni attuali. Una delle critiche principali riguarda il restringimento della strada ed un generale appesantimento della viabilità automobilistica. Considerando il tratto più “stretto” di corso Gelone (6,50 metri), rimarranno a disposizione delle auto 3,50 metri una volta realizzata la pista, contro i 4,40 attuali (2,10m destinati agli stalli auto). Prestando fede al progetto, corso Gelone sarebbe ristretto di 90 centimetri. E i mezzi di soccorso? “Anche oggi, con 4,40 metri disponibili mica ci passano insieme un’auto e un’ambulanza. Non cambia nulla”, allargano le braccia i tecnici di fronte all’obiezione mossa. E gli alberi? Saranno spostati rispetto all’attuale posizione delle formelle presenti su corso Gelone e Teracati. Ma nessuno, assicurano, sarà abbattuto o rimosso. Semmai, è la promessa, curati e meglio sistemati.