Nuovo ospedale, sempre più scontro tra il Commissario ed i progettisti estromessi

 Nuovo ospedale, sempre più scontro tra il Commissario ed i progettisti estromessi

Pronto un ricorso contro il recente affidamento per la progettazione del nuovo ospedale di Siracusa. A preannunciarlo è il raggruppamento temporaneo di professionisti con capogruppo lo Studio Plicchi di Bologna (e composto da Milan Ingegneria, Areatecnica, Sering Ingegneriae Ava Arquitectura Tecnica Y Gestion) estromesso dall’incarico di progettazione e direzione dei lavori su decisione della struttura commissariale per la realizzazione del complesso ospedaliero. Contro quella revoca e il nuovo avviso predisposto dal commissario, aveva già presentato due ricorsi. Adesso “si riserva di tutelarsi anche contro il nuovo affidamento per la progettazione”, annuncia una nota inviata alle redazioni.
“I contenziosi sono stati avviati dal raggruppamento con la funzione, da un lato, di respingere ogni addebito
rispetto a inadempienze e ritardi nella presentazione del Progetto di Fattibilità Tecnico Economico (PFTE),
dall’altro di ribadire come il nuovo affidamento sia illegittimo. Esso comporta, tra l’altro, la possibile
sussistenza di tre progettisti (il RTP per il PFTE, uno per il definitivo e un terzo per l’esecutivo) con effetti
nefasti sul progetto, sui tempi, diversamente da quanto reso noto, e sui costi”, la posizione espressa dai rappresentanti della Rtp.
Nel dettaglio, il nuovo affidamento sarebbe rimasto ancorato nella stima dei costi all’aggiornamento del 2019,
“senza in alcun modo considerare né il trascorrere del tempo, né lo stravolgimento che si è determinato, in
termini di costi dei materiali e della manodopera, a seguito della crisi sanitaria mondiale del 2020, motivo
per il quale è stata emanata anche una specifica normativa (DL. 50/2022) che impone la rivalutazione degli
importi con l’uso di prezziari aggiornati. La non aderenza ai costi reali della stima fatta era stata più volte
sottoposta all’attenzione della struttura commissariale da parte dell’RTP – motivano – visto che, solo per l’importo dei lavori l’opera rappresentata dal progetto a base gara costerebbe in realtà circa il 40% in più rispetto all’originario Documento di Programmazione posto alla base del primo concorso di idee”.
Un aumento che sarebbe noto alla Stazione Appaltante “che a suo tempo richiese all’RTP una relazione di
attualizzazione dei costi dell’opera che venne condivisa anche dalla struttura di verifica e validazione del
Progetto”.
Quanto ai tempi, l’eccezione mossa è quella di un aumento dei tempi per la consegna della progettazione definitiva ora concessi al nuovo affidatario, rispetto a quelli dell’Rtp ricorrente. “Solo 80 giorni, a fronte comunque dei 90
giorni consentiti al RTI aggiudicatario, ma con uno slittamento in avanti di ulteriori due mesi in ragione della
indizione della nuova procedura, in netto contrasto con le dichiarazioni, rilasciate dal Commissario
straordinario, in merito al voler accelerare i tempi di realizzazione del complesso”.
E le critiche dirette al prefetto Giusi Scaduto, commissario straordinario per la realizzazione del nuovo ospedale, non si fermano qui. Secondo l’Rtp che sta predisponendo il ricorso, “se avessimo potuto continuare a lavorare al progetto, ad oggi si sarebbe già potuto procedere a indire la gara appalto”.
Intanto, confermata la competenza del Tar del Lazio sul primo ricorso presentato a gennaio. La struttura commissariale aveva richiesto il radicamento della causa al Tar di Catania.

 

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