Voragine in lungomare Vittorini, la strada sul vuoto. I tecnici: "poteva essere una tragedia"
Vista dall’alto, in volo con il drone, la voragine di lungomare Vittorini desta ancora maggiore impressione. L’asfalto era ormai ridotto ad una membrana che poggiava sul nulla. L’azione del mare, capace di scavarsi una via nel muraglione, aveva eroso il materiale di riempimento. Se prima dell’allarme scattato due giorni fà un mezzo pesante o con carico fosse passato sul punto critico, sarebbe venuto giù insieme alla strada.
“Poteva essere una tragedia”, confidano i tecnici comunali che da ore presidiano l’area subito interdetta al traffico. E’ andata bene, ancora una volta una qualche buona stella ha evitato che al danno si unisse anche il dramma. Ma questo caso deve necessariamente far suonare il campanello d’allarme. I muraglioni su cui poggiano le strade di Ortigia sono sicuri? Sarà necessario rispondere quanto prima a questa domanda.
Palazzo Vermexio sta predisponendo una richiesta di fondi extra da indirizzare alla Regione, in particolare al Dipartimento di Protezione Civile. Serviranno proprio per una campagna di manutenzione straordinaria delle “difese” di Ortigia, esposte soprattutto ad est alle mareggiate.
Quanto alla voragine di lungomare Vittorini, l’obiettivo è quello di riuscire a chiudere tutto entro la settimana prossima. Per ragioni di viabilità ma anche per evitare che una prolungata esposizione all’aria aperta del materiale di riempimento ne faciliti una ulteriore dispersione, rischiando addirittura di allargare ulteriormente il buco. Il vento che alimenta le mareggiate, poi, in queste ore rischia di essere un altro avversario insidioso.
E poi ci sono le esigenze, innegabili, di viabilità. Chiudere la falla sul muraglione, lato mare, non dovrebbe risultare particolarmente complesso. Forse una colata guidata di calcestruzzo potrebbe anche rivelarsi sufficiente, in questa fase. Senza quindi dover mettere in piedi un intervento via mare, sempre complesso.
foto Marco Liistro