Dietrofront Asp di Siracusa, stop alle trattenute mensili ai laboratori privati convenzionati

 Dietrofront Asp di Siracusa, stop alle trattenute mensili ai laboratori privati convenzionati

“Apprendiamo con sollievo che l’ASP di Siracusa ha deciso, come pure richiesto nel ricorso proposto al TAR di Catania, di tornare sui suoi passi e seguire le indicazioni e le prescrizioni impartite dall’Assessorato alla
Salute della Regione Siciliana”. L’avvocato Giulio Fortunato Tescione, che rappresenta i principali laboratori privati di analisi cliniche e radiologiche della provincia di Siracusa, commenta così il dietrofront dell’Azienda Sanitaria Provinciale in merito alla sospensione del recupero delle differenze tariffarie.
“Nonostante l’Assessorato regionale avesse chiarito che le direttive sui criteri di calcolo degli indebiti tariffari da recuperare sarebbero state impartite solo successivamente al pronunciamento del Consiglio di Stato, l’Asp di Siracusa – spiega Tescione – a differenza delle Aziende Sanitarie delle altre provincie siciliane, ha continuato a trattenere, mensilmente, ingenti somme ai laboratori privati per recuperare i crediti 2007 – 2013, nella totale assenza di criteri e principi giuridici certi. Non si comprende – continua l’avvocato – come l’ASP di Siracusa abbia potuto determinare l’ammontare complessivo dei singoli crediti, si badi bene da noi ritenuti addirittura insussistenti, pretesi dalla Regione nei confronti di ciascun laboratorio, per di più in assenza delle direttive sui criteri di calcolo degli indebiti tariffari da recuperare, che la Regione si era riservata di impartire a ciascuna ASP solo in esito al pronunciamento richiesto al Consiglio di Stato e sulla scorta delle indicazioni che lo stesso Consesso avrebbe fornito”.
Nei giorni scorsi, la nota che vale come un ritorno sui proprio passi. “Sebbene con immotivato ritardo – conclude l’avvocato Tescione – non possiamo che dirci soddisfatti per questo cambio di rotta da parte dei vertici dell’ASP siracusana, il cui perpetuarsi, sulla scorta di una ingiustificata disparità di trattamento, avrebbe comportato un sicuro disservizio nell’erogazione di fondamentali prestazioni sanitarie”.

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