Psicologo di base: Spada (Pd), "Una necessità"; Gilistro (M5S): "Disagio, interventi a monte"
Audizione in Commissione Sanità dell’Ars dedicata all’istituzione della figura dello psicologo di base, con la partecipazione del presidente regionale dell’Ordine degli Psicologi. Analizzato il disegno di legge predisposto dall’on. Giuseppe Zitelli ed integrato con gli altri articoli degli altri 4 testi presentati. Uno a firma del deputato regionale Tiziano Spada (Pd). “Il Ddl in questione – spiega proprio Spada – ambisce alla presa in carico globale della persona e della sua salute, compresi gli aspetti psicologici. Quasi una necessità in seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19, che ha determinato un aumento della richiesta di un adeguato supporto per le persone, giovani soprattutto, che manifestano un disagio psicologico”.
Nel suo intervento, il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S) ha confermato di condividere la misura, “importante per prevenire i primi segnali di disturbi d’ansia che potrebbero aggravarsi, sfociando in ospedalizzazioni per problemi neuropsichiatrici con relativo costo sociale”. Gilistro invita, però, a guardare anche a monte del problema psicologico. “Serve una programmazione attenta da parte degli assessorati alla Sanità ed alla Famiglia per intervenire con corsi per la genitorialità e formazione continua nelle scuole. Baby gang, bullismo, disturbi alimentari, sindromi ansioso-depressive, autolesionismo: i nostri ragazzi sono a rischio. Dobbiamo programmare da qui a pochi anni una strategia con linee guida chiare per assicurare loro uno sviluppo sereno. Troppe ed estreme fragilità: coinvolgiamo i pediatri, vicini alle famiglie, per parlare di genitorialità con mamme e papà non sempre preparati a fronteggiare il disagio crescente dei figli. Coinvolgiamo la scuola, con esperti e formazione continua delle figure di riferimento già in organico. Agevoleremo così anche il lavoro dello psicologo di base che rischia, altrimenti, di essere una goccia nel mare per questi nostri figli così fragili, tra post lockdown e digitalizzazione estrema”.