Caro-voli, dalla Regione nuova segnalazione all'Antitrust. L'opposizione: "poca cosa"

 Caro-voli, dalla Regione nuova segnalazione all'Antitrust. L'opposizione: "poca cosa"

«Sul caro-voli, che anche in questi giorni prima di Pasqua sta interessando le tratte da e per la Sicilia, ho deciso di intervenire con una nuova segnalazione all’Antitrust e scrivendo anche ai ministri Giorgetti e Salvini, così come avevo preannunciato domenica». Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani torna così sul tema che aveva lui stesso sollevato a novembre dello scorso anno. Ieri ha nuovamente scritto all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato a proposito del rincaro dei prezzi dei voli, in particolare da e per Roma e Milano.
«Si tratta di una grave disparità di trattamento nei confronti della Sicilia – prosegue il governatore – a causa della condotta delle compagnie aeree che, in taluni casi, eccedono nella “discriminazione dei prezzi” durante determinati periodi dell’anno, rispetto ai costi sostenuti. In prossimità delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio appare evidente il ripetersi di quanto accaduto in occasione dello scorso Natale. È inaccettabile che compagnie come Ita, a totale controllo pubblico, e cosiddette “low cost” come Ryanair realizzino prezzi offensivi per il buonsenso, tanto più se aggiungiamo la scarsa trasparenza sulle tariffe perché ai prezzi, a seconda delle compagnie aeree, va sommato il costo dei bagagli a mano o da stiva, il costo della scelta dei posti e quello della priorità di imbarco. Tutti elementi che fanno lievitare il primo prezzo che viene indicato all’utente». Nella nuova segnalazione il presidente della Regione ribadisce la «scarsa programmazione» e la «carente attenzione da parte delle compagnie aeree alle richieste del mercato da e per l’Isola tutto l’anno e, certamente, durante i picchi relativi alle festività».
Ai ministri delle Infrastrutture Mattero Salvini e dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il presidente Schifani sottolinea che «nella condizione di insularità della Sicilia il trasporto aereo riveste un ruolo strategico fondamentale per garantire la continuità territoriale e la mobilità dei suoi abitanti e, non secondariamente, ai fini dello sviluppo del turismo. Non è ammissibile che i cittadini siciliani continuino a essere penalizzati». Per queste ragioni, il presidente della Regione chiede ai ministri di intervenire con Ita e Ryanair «affinché adottino fin da subito politiche commerciali tendenti a una drastica riduzione del costo dei biglietti e a un incremento della frequenza dei voli».
Per l’opposizione, però, non basta. “I prezzi ancora alti dei voli da e per la Sicilia sotto Pasqua dimostrano, ove ce ne fosse stato bisogno, che le azioni messe in campo dal governo Schifani sono state del tutto insufficienti. Non bastano le segnalazioni all’Antitrust per uscire dal vicolo cieco in cui siamo finiti, con la conseguenza che ora sono i siciliani a scontare sulla propria pelle le conseguenze di questa incresciosa situazione. Bisogna mettere in campo situazioni strutturali, come l’aumento dell’offerta e soprattutto bisogna farlo subito, se vogliamo consentire ai siciliani di spostarsi liberamente e di salvare i ponti del 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno, che sono imminenti”. Lo afferma la deputata M5S Jose Marano, vicepresidente della commissione Ambiente Mobilità e Trasporti dell’Ars. “Sul caro voli – dice Marano – è stato istituito un osservatorio regionale che doveva evitare che il caro biglietti verificatosi a Natale si ripetesse anche a Pasqua. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche perché i componenti di questo osservatorio si sono riuniti una sola volta. Troppo poco per incidere positivamente su una questione che andava, e va, affrontata con ben altro mordente”.
Dal Pd fa sentire la sua voce il deputato regionale Michele Catanzaro, capogruppo in Ars. “Il presidente Schifani continua con lo scaricabarile chiamando in causa il governo nazionale, ma nulla è cambiato ed il caro voli che denunciamo fin dall’inizio della legislatura costringerà tanti giovani fuori sede a passare la Pasqua lontano dalle famiglie mentre dal governo arrivano solo chiacchiere e nessuna iniziativa concreta”.
“Per superare gli svantaggi dell’insularità servono misure concrete e progetti che garantiscano i diritti dei cittadini che abitano nelle isole e per assicurare le adeguate compensazioni atte a superare gli svantaggi, ma il governo regionale continua a nascondere dietro appelli farsa la mancanza di strategie. Il PD con un emendamento, bocciato dalla maggioranza, – aggiunge Catanzaro – aveva proposto di inserire in finanziaria regionale un contributo di 2 milioni di euro per abbattere i costi dei viaggi degli studenti fuori sede. Nella stessa legge di stabilità, il governo Schifani, invece, ha tagliato di oltre 3 milioni di euro il contributo per la compartecipazione regionale agli oneri di servizio per il trasporto aereo. Lanciare appelli al governo nazionale senza la reale volontà di aprire un tavolo di trattative per risolvere il problema e quando chiaramente l’azione di governo rema contro ad un reale sostegno a chi subisce la scure del caro biglietti – continua – serve solo a gettare fumo negli occhi. Giovedì saremo in prima fila alla manifestazione di protesta che abbiamo organizzato contro il caro voli e che prenderà il via alle 15.30 da via Etnea, di fronte all’ingresso di villa Bellini, per concludersi in piazza Duomo. Non è più accettabile continuare a speculare sulle spalle delle famiglie”.
Sul fronte nazionale, il parlamentare del M5S Filippo Scerra ha presentato una interrogazione sul caso. “L’assoluta immobilità del governo sul caro-voli per i cittadini siciliani è un grave problema. L’esecutivo a trazione nordista trascura la Sicilia. Per questo ho deciso di presentare un’interrogazione al ministro Salvini: non è possibile esporre studenti e pendolari siciliani a un salasso, imponendo loro un prezzo dei biglietti assolutamente abnorme con la scusa delle festività pasquali”, le sue parole.

 

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