Aiuto, si restringono le spiagge: i progetti (privati) ci sono, il pubblico non risponde

 Aiuto, si restringono le spiagge: i progetti (privati) ci sono, il pubblico non risponde

Nel giro di due anni, all’Arenella, è scomparsa tanta spiaggia quanto poteva contenere tre file di ombrelloni al lido. A Fontane Bianche si sgretola la scogliera. Che cosa sta succedendo? “Erosione costiera. Ne parliamo da anni, studiando le dinamiche dei litorali. Solo che adesso il trend è negativo ed il tempo delle chiacchiere è scaduto”. Il geologo Marco Andolina non usa mezzi termini nel descrivere un fenomeno in atto e già conosciuto, come l’arretramento della linea di costa. Solo che adesso la sua velocità, anche per via di alcuni interventi umani, sta spogliando il litorale siracusano.
“Il confronto 2021-2023 è impietoso. Sappiano che le spiagge sono dinamiche e non statiche. Nei vari anni, così, ci sono stati fenomeni che hanno determinato spostamenti delle nostre spiagge: tra venti e mareggiate dominati, si allargano e si restringono. Ma adesso il trend è in negativo”, spiega Andolina, tra i relatori poche settimane addietro di un convegno sul tema a Noto.

“Tutta la costa dell’Arenella è soggetta a questo fenomeno, come anche Fontane Bianche, Isola, Ognina. Solo che all’Arenella il caso è particolare ed in parte dovuto anche allo spostamento delle dune di sabbia avvenuto tra gli anni 70 e 80. Le dune – prosegue il geologo – erano il serbatoio che funzionava come riserva in annate come queste, in cui aumenta l’asportazione della sabbia. Il mare fa da sempre il suo, solo che adesso non c’è l’apporto di sabbia che c’era in precedenza”. E così, dalla tanto vituperata scala in cemento dell’ex lido Polizia, con lo sguardo rivolto al vicino lido, è facile notare ad occhio la diminuzione delle linee di ombrelloni perchè un pezzo di spiaggia non c’è più. E proprio alla base della piattaforma in cemento dell’ex lido Polizia è emersa la fondazione, con tutti i massi su cui poggia la struttura “spogliati” dal mare che ha portato via un metro di sabbia (in altezza).
“Soluzione? Il ripascimento nell’immediato e per le spiagge. Ma vanno avviati studi organici per valutare tutte le azioni da mettere in atto per la salvaguardia della costa. Il tempo è scaduto, servono interventi su tutta la linea esposta, ed in contemporanea. Altrimenti sistemiamo una cosa e subito dopo ci ritroviamo con un’altra emergenza poco distante. Valga come esempio il caso di via lido Sacramento”, illustra Marco Andolina.
A dire il vero, i privati sarebbero anche pronti a fare la loro parte. Ma nel confronto con il pubblico, i progetti spesso si arenano. Gianpaolo Miceli rappresenta i balneari siciliani Cna e conosce da vicino la situazione “Per una delle zone più colpite da questo fenomeno esiste uno studio di fattibilità per mitigare l’impatto erosivo con reef artificiale sommerso. Un intervento che era pronto per essere discusso con la città. Attraverso l’autorità di bacino poteva diventare un progetto definitivo con disponibilità immediata di fondi”. E soluzione del problema. Ma il tutto si è arenato. Come nel caso dell’ex lido Polizia. “C’è la proposta di un privato, da anni sul tavolo del Demanio. Ma anche qui, ancora nessun passo avanti…”.

 

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