Elezioni, esposto al Prefetto: "Le matite non erano copiative", denuncia un candidato

 Elezioni, esposto al Prefetto: "Le matite non erano copiative", denuncia un candidato

“Irregolarità formali nelle procedure elettorali alle comunali di Siracusa”. Questa la denuncia, oggetto di un esposto indirizzato al Prefetto e, per conoscenza, alla Corte d’Appello di Catania, al Ministero dell’Interno ed al Presidente della Repubblica. A sollevare il dubbio, con la richiesta di verifiche specifiche da condurre in merito, è Salvo Attardo, candidato al consiglio comunale nella lista di Forza Italia, a sostegno di Ferdinando Messina. Nel documento, trasmesso nei giorni scorsi via Pec, si ipotizza che in tutte le sezioni del capoluogo, al primo turno come al ballottaggio, siano stati messi a disposizione degli elettori “strumenti di voto non idonei o comunque non a norma di legge”. Le matite usate non sarebbero state, insomma, quelle comuni e non copiative. “Tale mancanza consente la manomissione semplice e immediata delle schede elettorali- si legge nell’esposto- che possono essere cancellate con facilità, sostituendo o comunque alterando l’espressione di voto”. A fronte di questo, Attardo chiede che vengano assunte le “necessarie e opportune determinazioni”. Attardo puntualizza che “l’esposto parte dalla volontà di garantire la legalità. In più occasioni, dopo la tornata elettorale, mi è stato riferito da cittadini che si sono recati alle urne di aver utilizzato matite blu o, in ogni caso, non regolamentari. Mi sono chiesto inizialmente se fosse stata modificata la normativa e, rivolgendomi a dei preparati legali, ho scoperto che la legge continua a prevedere matite copiative. La mia è una denuncia politica, a garanzia di tutti noi cittadini. Mi auguro che il mio dubbio risulti infondato e solo le autorità competenti possono accertarlo e, quindi, rassicurare me e tutti gli elettori che hanno espresso la loro volontà alle ultime amministrative. Se, invece, fosse accertato che abbiamo utilizzato strumenti non previsti dalla legge, significherebbe che lo Stato non ci tutela. Certamente, estendendo il ragionamento- conclude Attardo- 2.770 schede nulle devono avere un perché. Sono cresciuto con la politica, quella di un tempo e ho ancora quella testa. La legalità per me e spero per tutti- conclude- deve essere sempre la priorità”.

 

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