77esimo anniversario della scomparsa del carabiniere Salvatore Scala: cerimonia al cimitero

 77esimo anniversario della scomparsa del carabiniere Salvatore Scala: cerimonia al cimitero

Celebrata ieri la ricorrenza del 77esimo anniversario della tragica scomparsa dal carabiniere Salvatore Scala, originario della provincia di Ragusa. La cerimonia si è svolta al cimitero comunale di Siracusa, dove il militare è sepolto.
Nato a Pozzallo il 5 aprile 1925, giovanissimo si arruolò nell’Arma dei Carabinieri e il 14 luglio 1946 a Monreale (PA) morì compiendo un atto di valore per il quale, nel 2009, è stato insignito della Medaglia d’Oro al Merito Civile “alla memoria”, con la seguente motivazione:
“Con eccezionale coraggio e convinta abnegazione, mentre viaggiava a bordo di un autocarro unitamente ad un commilitone ed a tre civili, avvistati due banditi armati nascosti nella vegetazione circostante, non esitava ad ingaggiare un conflitto a fuoco con i malviventi. Colpito da una raffica d’arma automatica cadeva esanime al suolo. Nobile esempio di non comune senso del dovere e di elette virtù civiche, spinti fino all’estremo sacrificio”. Monreale (PA) 14 luglio 1946.
All’evento commemorativo hanno partecipato i nipoti dell’eroe che risiedono a Siracusa, il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Gabriele Barecchia, il Vice Sindaco Edy Bandiera, il Cappellano Militare del Comando Legione Carabinieri Sicilia in Messina Don Rosario Scibilia nonché una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Alla commemorazione celebratasi presso la tomba del giovane Carabiniere hanno presenziato due militari in Grande Uniforme Speciale, mentre un Carabiniere trombettiere, con le note del silenzio, ha reso gli onori al caduto, il cui sacrificio, caratterizzato da elevatissimo spirito di abnegazione e profondo senso di responsabilità, viene così celebrato nel segno dell’indissolubile legame tra l’Arma ed i suoi Eroi e della continuità tra passato e presente, nella gelosa custodia dei valori della memoria.
In conclusione, il Colonnello Barecchia, rivolgendosi ai giovanissimi parenti del Carabiniere Scala intervenuti, ha paragonato l’atto eroico del caduto a quello di un supereroe, che ha sacrificato la propria vita per salvare quella di altre persone.

 

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