Peschereccio attacco dai libici, l’Orizzonte questa sera rientra in porto a Siracusa
E’ atteso in porto a Siracusa per le 22 di questa sera il peschereccio attaccato ieri mattina da una motovedetta libica. L’Orizzonte è in navigazione autonoma, dopo l’intervento dei militari italiani che attorno alle 19 di ieri sono riusciti a salire a bordo dell’imbarcazione della marineria siracusana.
Ad attenderlo ci saranno i familiari dei componenti dell’equipaggio, che hanno vissuto ore di apprensione anche per la difficoltà di ricevere notizie e aggiornamenti. I libici, secondo quanto riferito dall’armatore Moscuzza, si sarebbero impossessati del telefono satellitare dopo avere inseguito il peschereccio, raggiunto anche da una raffica di mitra in acque internazionali.
Molti gli aspetti da chiarire in questa storia, rilanciata dalle cronache nazionali. Le testimonianze del comandante del motopesca e del resto dell’equipaggio aiuteranno a chiarire l’accaduto. Verosimilmente, con uno dei telefonini personali potrebbero aver ripreso le fasi dell’inseguimento o della sparatoria, sino all’arrivo a bordo dei libici.
Con l’ausilio dei militari italiani, l’Orizzonte ha tentato di recuperare le attrezzature per la pesca al termine di una riparazione sommaria del timone e di alcune perdite causate da fori di proiettile. La decisione di rientrare a Siracusa indica che non ci sono le condizioni per proseguire con la battuta di pesca. Secondo le prime stime dell’armatore, le sole attrezzature rappresenterebbero un danno da 30mila euro circa. Una ricognizione più precisa sarà possibile in serata, al rientro dell’imbarcazione. Ma l’Orizzonte rischia ora una multa per aver superato la fascia di 40 miglia per la pesca.