Marina quasi vuota, dove sono i grandi yacht? “Il problema non sono i prezzi”
Pochi grandi yacht alla Marina di Siracusa. Eppure in questi giorni di agosto è di solito un via vai di lussuose imbarcazioni, con visitatori fissi come Giorgio Armani. “Quest’anno tutta la movida è concentrata alle Eolie. Anche Riposto, considerato il porto di Taormina, è praticamente vuoto”, dice Alfredo Boccadifuoco, agente marittimo di Siracusa.
Come è possibile che due approdi considerati sempre trendy stiano vivendo un agosto così striminzito? “Fondamentalmente, sta mancando la movida di qualità. Nonostante i detrattori, è innegabile che a Siracusa ci sia arte, cultura, una buona ristorazione, occasioni di shopping ma poca offerta di intrattenimento”. E poi, forse, inizia a pesare quella nomina di meta “coatta”, da turista in canottiera e musica a palla dalle motocarrozzette, che purtroppo connota il turismo a Siracusa di questi ultimi anni, nonostante punte di eccellenza indiscusse come la settimana Dolce & Gabbana dello scorso anno o la World of Fendi dei mesi scorsi.
Qualcuno, in verità, sostiene sia colpa dei prezzi. Stare in banchina a Siracusa costerebbe troppo. Boccadifuoco sorride. “Siamo uno dei porti meno cari di Sicilia. Uno yacht di 50 metri paga circa 600 euro al giorno, incluso servizio spazzatura. A Riposto, in media occorrono 1.500 euro che diventano 2.000 al giorno a Villa Igea a Palermo. Chi accusa la politica dei prezzi del porto di Siracusa, non sa di cosa parla”. Un invito, quindi, a guardare altrove, nella ricerca dei motivi per cui gli yacht a cinque stelle abbiano cambiato rotta per questo agosto. Con un invito: evitare la lagna per cui saremmo bravi meno di altri in questo o quel settore. I problemi sono di organizzazione, non di qualità o professionalità.
In foto, la Marina nell’estate 2021