Con la benedizione del cotone, aperto a Siracusa il 70.esimo anniversario della Lacrimazione
“Dobbiamo stare attenti ai segni che il Signore ci dona. Sono in genere piccoli segni; sono semplici e usuali; ma sono segni che illuminano il nostro cammino. Grazie a questi segni noi possiamo riconoscere Gesù e interpretare l’azione dello Spirito nella nostra vita”. Sono le parole dell’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, pronunciate durante la celebrazione con il rito della benedizione del cotone che ha aperto ufficialmente il 70esimo anniversario della Lacrimazione di Maria a Siracusa. Migliaia i fedeli che hanno partecipato al momento solenne, nel Santuario della Madonna delle Lacrime.
“Ci sono i segni del parlare e dell’agire di Dio. Ci sono i segni che accompagnano il nostro cammino. Ci sono anche i segni della nostra fede e del nostro amore per Dio. Ci sono i segni della nostra devozione e della nostra pietà popolare. Compiere dei segni di affidamento a Dio e alla intercessione della Madonna e dei santi, significa credere all’amore di Dio per noi e consentire a Dio di operare nel nostro spirito e nel nostro essere. Qual è significato del gesto di stasera? Quale intenzione dovrà esprimere l’uso del cotone? Compiamo il gesto di poggiare il cotone sul cuore della Madonna – ha spiegato l’arcivescovo -, come avvenne il primo giorno della lacrimazione, per unirci alla fede di Maria e invocare la sua materna protezione per noi suoi figli. Il nostro rapporto con lei consente più facilmente il nostro incontro con Gesù, unico mediatore tra Dio e gli uomini, perché in lei vive Cristo e Cristo vive in lei. L’effettivo contatto del cotone al nostro corpo esprime la nostra intenzione di affidarci all’intercessione della Madonna nella certezza che ‘alle sue sante lacrime, Gesù nulla rifiuta’. Come ci ricorda San Giovanni Paolo II, ‘Maria […] ha curato dolori e malattie, restituendo a tanti suoi figli anche la salute del corpo. Prodigi, però, ben più sorprendenti ha operato nell’animo dei credenti, aprendo il loro animo all’incontro con il suo figlio Gesù, risposta vera alle attese più profonde del cuore umano’ (GP II, 365 giorni con il Papa del coraggio, 393). Tale segno di affidamento dovrà essere accompagnato da una sincera conversione di vita, da un autentico cammino di fede e da gesti concreti di carità verso il prossimo che ci rendono vicini a Dio e ci aprono al dono della sua grazia”.
Al termine della messa è stata benedetta la Via Crucis realizzata dal maestro siracusano Giorgio Orefice, testimone oculare della lacrimazione della Madonna.
Stasera la Festa dei Giovani, a cura dell’Ufficio di Pastorale Giovanile, da piazza Euripide al Santuario. Nel tempio mariano si terrà “La Lunga Notte del Santuario” con la veglia a cura dei Gruppi del Santuario; e la preghiera con la staffetta del Santo Rosario.
Nei giorni della Lacrimazione, le celebrazioni eucaristiche saranno alle ore 19.00, in Basilica: domani presiederà l’arcivescovo di Siracusa, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Augusta, insieme alle associazioni di volontariato e degli ammalati. Saranno presenti le dame, i barellieri dell’Unitalsi, il gruppo diocesano “Movimento Apostolico Ciechi”, i Ministri Straordinari della Santa Comunione e i gruppi di volontariato della Pastorale della Salute.
Mercoledì 30, mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Lentini.
Giovedì 31 mons. Paolo Ricciardi, Vescovo Ausiliare di Roma e Membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, con la partecipazione e l’organizzazione delle Parrocchie del Vicariato di Palazzolo.
Venerdì 1 settembre il Sig. Card. Stanisław Jan Dziwisz, Segretario particolare di Papa San Giovanni Paolo II, già Arcivescovo Metropolita di Cracovia. Parteciperanno gli Arcivescovi e i Vescovi di Sicilia, le Parrocchie del Vicariato di Siracusa. Al termine della celebrazione eucaristica Mons. Francesco Lomanto pronuncerà l’Atto di consacrazione e di affidamento alla Madonna delle Lacrime.