Destinata a morte certa, tartaruga soccorsa e salvata da pescatori sportivi
Mentre sulle spiagge dell’Arenella, di Avola e di Noto nascono i corridoi protetti per la schiusa delle uova di tartaruga deposte nelle settimane scorse, una caretta caretta destinata a morte certa è stata salvata nelle acque siracusane, grazie ad una serie di comportamenti virtuosi.
A notare l’animale in forte difficoltà, a sette miglia dalla costa, sono stati dei pescatori sportivi. Avvicinatisi, hanno visto che la tartaruga era rimasta impigliata con un filo da pesca legato ad un cannizzo. Hanno allora preso la tartaruga per affidarla a Fabio Portella ed alla biologa marina Linda Pasolli, entrambi del Capo Murro Diving Center (Ognina) e riferimenti per la cultura e tutela del mare. Qui è stata subito idratata con acqua di mare e tenuta in una vasca in ombra, in attesa dell’arrivo della Capitaneria di Porto, subito allertata. I militari che hanno preso in consegna l’animale hanno chiesto l’intervento dell’istituto zooprofilattico regionale. L’esemplare di caretta-caretta sta bene e sarà presto rimesso in libertà, nel suo ambiente.
“La tartaruga era destinata a morte sicura, in quelle condizioni. Senza l’intervento responsabile dei pescatori sportivi, sarebbe annegata”, racconta Fabio Portella, ricercatore ed ispettore onorario della Soprintendenza del Mare. “Noi abbiamo subito fatto da contatto con le istituzioni che ringrazio per la prontezza e la disponibilità. Abbiamo chiuso un circuito virtuoso, spero sia d’esempio”.