Cambio Cda Isab, le preoccupazioni della Fiom Cgil. “Ipoteca sul futuro dei lavoratori?”
“Ulteriori dubbi su un’operazione che potrebbe essere stata condotte senza un piano industriale che espliciti gli investimenti da realizzare a Priolo”.
Ad esprimere perplessità, alla luce dei timori emersi nelle ultime ore dopo la notizia di un cambio all’interno del Cda di Isab, “senza aver presentato il piano
industriale che doveva esplicitare gli investimenti da realizzare a Priolo per un nuovo asset industriale e salvaguardare l’occupazione, fa nascere ulteriori dubbi sull’operazione che qualche mese fa si è conclusa con la cessione”.
“Questa operazione- commenta Recano- rischia di essere un’ipoteca sul futuro del petrolchimico. Tutto questo-ricorda- avviene in un territorio dove in mancanza di politiche industriali vere, negli ultimi 20 anni, il combinato disposto tra incapacità
imprenditoriale, logica di mercato votata al profitto e interventi legislativi fratricidi ha prodotto diseguaglianza e precarizzazione, che insieme allo stato sociale ha impoverito ulteriormente il sistema industriale della nostra regione. L’impatto sulle condizioni di vita dei lavoratori è stato drammatico. I lavoratori del petrolchimico, come i protagonisti del libro “Il deserto dei Tartari”, vivono in un luogo perso nel tempo e nello spazio, in attesa di quell’evento, di quell’occasione che però non si materializza mai”.
L’esponente del sindacato vede il Petrolchimico consumarsi nell’attesa degli investimenti previsti dal Pnrr, con opportunità ipotetiche ma che mai si concretizzano e in un silenzio assordante. Recano si chiede quanto si debba ancora pagare in termini economici, ambientali e occupazionali.
“Per la Fiom -conclude Recano- lottare per la realizzazione di un piano di riconversione è possibile, promuovere organizzazione e coordinare la lotta dei lavoratori è necessario. La strada della mediazione nel contesto di crisi generale che ci attanaglia non porta a niente di buono, promuove la lotta significa passare dalla difesa all’attacco e in definitiva lottare con convinzione per vincere.
In questo senso, costruire alleanze tra soggetti sociali è passaggio necessario, sta a noi trovare la composizione possibile, occorre costruire un blocco sociale capace di riconquistare dignità e futuro”.