Inchiesta IAS, revocato incarico ai periti: lentezza e dubbi
È stato revocato l’incarico ai tre consulenti nominati a dicembre dello scorso anno per le verifiche sul depuratore IAS, attraverso l’incidente probatorio. L’impianto è al centro di un’inchiesta per disastro ambientale.
È stato il gip del Tribunale di Siracusa a rimuovere i periti dall’incarico, sulla base di una informativa della Procura in cui si fa riferimento ad un incontro, avvenuto a gennaio scorso, tra uno dei periti (Giuseppe Mancini), un dirigente della raffineria Sonatrach (società to catandalle indagini) ed un imprenditore non indagato nel procedimento che riguarda il depuratore consortile.
Secondo quanto scrive il gip, questo incontro “incrina profondente il requisito di terzietà” che dovrebbe essere alla base dell’incarico affidato ai periti. “Un avvenimento di estrema gravità” sottolinea il gip che non manca di far risaltare anche la lentezza nello svolgere gli accertamenti da parte di tutto il collegio di periti (Giuseppe Mancini, Alfredo Pini ed Emilio Napoli).
Secondo il giudice per le indagini indagini preliminari, non sono state “precise” e neanche “esaurienti” le spiegazioni addotte per giustificare le difficoltà che possono aver rallentato le operazioni di verifica. Contestata anche “la scarsa presenza sui luoghi oggetto dell’indagine peritale”.