Da Siracusa a Capo Nord in velocipede, l’incredibile viaggio di SuperZaf

 Da Siracusa a Capo Nord in velocipede, l’incredibile viaggio di SuperZaf

Il primo biciclo della storia ad arrivare a Capo Nord dopo 6700 km di pedalata, e con 47.000 mt di dislivello, è partito da Siracusa. Un viaggio incredibile in 78 tappe distribuite in 3 mesi e mezzo e tra imprevisti vari. Senza sponsor e in sella a una replica di un biciclo degli anni 1870-1890. A firmare l’impresa è Massimo Zaffari, 50 anni, maresciallo dei Carabinieri di stanza al 7.o reggimento Trentino Alto Adige.
E’ partito, per l’esattezza, da Portopalo e poi su verso Siracusa, la costa tirrenica della Calabria per risalire lo Stivale fino a Bolzano poi Innsbruck, Monaco, Regensburg, la Repubblica Ceca, Lipsia, Berlino, Lubecca, penisola dello Jutland in Danimarca. E ancora Svezia (da Göteborg a Ostersund), Arieplog lungo la selvaggia strada mediana centrale e infine in Norvegia attraverso le isole Lofoten e Senja e i fiordi dopo Tromso.
“Un gesto che ha il sapore dell’avventura, a metà strada tra l’impresa e la goliardia. Un viaggio cicloturistico con tenda e sacco a pelo, su una bici di 21 kg, senza marce, senza ammortizzazioni, quasi senza freni e con una resistenza aerodinamica doppia rispetto a una bicicletta normale”, racconta il padovano di Bastia (PD), residente a Bronzolo (BZ).
Al quarto tentativo è riuscito a centrare l’impresa, in sella ad un mezzo “tanto assurdo quanto affascinante”. A fine febbraio la partenza in velocipede, “per unire i due estremi sud e nord di questo continente”. Zaffari racconta di essere con 16,47 euro in tasca. “Una somma talmente ridicola che mi ha obbligato a cercare il contatto umano per ricevere aiuto e ospitalità. La Sicilia e il Sud dell’Italia sono stati una buona palestra per imparare a trattare ospitalità per amicizia. Inoltre, lì avevo le spalle coperte, grazie all’aiuto di amici e colleghi. Per strada ho incontrato sconosciuti che mi hanno accolto come uno di famiglia, facendomi dormire a casa loro. Sono decine le persone che mi hanno aiutato, anche in Europa”. Non sono mancati gli incontri con alci, renne, castori, volpi, aquile e addirittura 2 balene.
“Ma la soddisfazione di aver realizzato un sogno che avevo fin da quando ero un bambino che fissava carte geografiche appese al muro, va di pari passo con il ricordo di tutte quelle persone piene di sentimenti ed emozioni che ancora mi porto nel cuore”.
Massimo Zaffari è anche autore del libro “Tra spazio e tempo: dopo Annibale, Superzaf”. I video della sua impresa sono disponibili sulle sue pagine social (Instagram @massimo_zaffari).

 

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