Endometriosi, patologia poco nota: una veleggiata per sensibilizzare informando

 Endometriosi, patologia poco nota: una veleggiata per sensibilizzare informando

(cs) Partirà il 6 ottobre da Catania la prima edizione della “Endo Wawe: Endometriosi sull’onda della consapevolezza”. Una veleggiata con arrivo al porto di Siracusa che coinvolgerà medici specializzati nella patologia che colpisce il 10% della popolazione femminile in età fertile, voluta dall’Associazione Progetto Endometriosi (APE), in collaborazione con la Lega Navale Italiana. La manifestazione, che ha avuto il patrocinio del Comune di Siracusa, è stata presentata questa mattina. Erano presenti il sindaco, Francesco Italia; Chiara Catalano, volontaria referente Ape per la Sicilia; ed ancora Rosellina Amoroso, pr manager di un’azienda modicana e Maria Laura Ontario che rappresenta un’azienda catanese e che fanno parte del comitato organizzatore. Alla conferenza di presentazione hanno preso parte anche il capitano di Vascello, Fabrizio Coke, della Direzione Marittima della Sicilia Orientale; il capitano di Vascello, Andrea Santini, della Capitaneria di Porto di Siracusa e Sebastiano Floridia, presidente della Lega navale italiana di Siracusa.
Testimonial dell’evento, l’attrice Guenda Goria – figlia di Maria Teresa Ruta e Amedeo Goria – che da qualche anno ha scoperto di essere affetta da endometriosi e che parteciperà alla cena di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto all’Ape per sostenere i propri progetti e le necessità delle pazienti di tutta Italia.
“Siamo lieti che la nostra città sia stata scelta per questa iniziativa dedicata all’endometriosi – ha detto il sindaco di Siracusa, Francesco Italia – E’ importante infatti assicurare l’informazione su una patologia che riguarda sempre più donne ma che spesso è ancora poco conosciuta”.
Trentacinque miglia – questa la distanza tra il porto di Catania e quello di Siracusa – per contribuire a fare informazione e creare consapevolezza. L’indomani, sabato 7 ottobre, un convegno informativo e scientifico, aperto al pubblico.
L’endometriosi è una malattia infiammatoria cronica che colpisce in Italia circa il 10% della popolazione femminile in età fertile, anche se i dati sono estremamente parziali e probabilmente sottostimati. La sua incidenza è infatti sovrapponibile a quella di altre malattie note, come il diabete. È una patologia che presenta un picco tra i 25 e i 35 anni, anche se oramai è sempre più frequente un aumento di casi fra le giovanissime e le adolescenti. La scarsa conoscenza della patologia è la principale causa del grave ritardo diagnostico, ancora oggi valutato intorno agli 8 anni, durante i quali la donna affronta un lungo e dispendioso percorso tra visite specialistiche, esami diagnostici ed operazioni chirurgiche. Tutto questo determina gravi ripercussioni psicologiche che influiscono profondamente sulla sfera professionale, familiare, affettiva e sociale delle donne.
“Questa iniziativa nasce dall’idea di poter veicolare l’informazione sull’endometriosi anche attraverso il mare – spiega Chiara Catalano, volontaria referente Ape in Sicilia – Dopo la veleggiata ci sarà una cena di beneficenza. La racconta fondi è l’unica possibilità che abbiamo per sostenere la nostra associazione che a sua volta da anni supporta le donne di tutta Italia e le loro famiglie, nell’affrontare questa patologia. Abbiamo inoltre scelto una testimonial, Guenda Goria, che parlerà in modo particolare della procreazione medicalmente assistita. In questo progetto abbiamo avuto al fianco due donne che rappresentano due aziende siciliane e che hanno voluto sostenere la nostra causa”.
L’APE è una realtà nazionale che da 18 anni informa sull’endometriosi. Un lungo percorso fatto di incontri informativi nelle scuole superiori di tutta Italia, con il supporto di psicologi e ginecologi.
“Abbiamo fortemente voluto supportare questo evento – ha detto Rosellina Amoroso, pr manager di un’azienda modicana – che per la prima volta si svolge nel territorio siciliano, con l’intento di contribuire alla campagna di sensibilizzazione portata avanti dall’associazione Ape, perché riguarda le donne e siamo consapevoli che l’endometriosi è una malattia a molti ancora sconosciuta. Mi sento, inoltre, coinvolta direttamente, avendo assistito una persona della mia famiglia affetta da questa patologia”.
In Sicilia in questi anni sono stati fatti molti passi in avanti grazie alla legge regionale del 28 dicembre 2019. E’ stato infatti possibile creare due poli diagnostici: uno a Palermo, l’altro a Catania che hanno il compito di coordinare la rete delle ginecologie di tutta l’isola. Grazie a questa legge è possibile garantire un modello di assistenza specializzato e multidisciplinare. Non solo ginecologi, ma anche chirurghi, urologi, gastroenterologi, radiologi, fisiatri, psicologi, nutrizionisti, terapisti del dolore. E, non ultimo, il controllo della fertilità.
Primo firmatario della legge regionale del 28 dicembre 2019 sulle “Disposizioni per la tutela e il sostegno delle donne affette da endometriosi”, il deputato della Regione Sicilia, Nicola D’Agostino. “Iniziativa lodevole per la quale ringrazio l’APE e Chiara Catalano per l’impegno profuso e per la grande sensibilità – ha detto D’Agostino – Sull’endometriosi continua una campagna di sensibilizzazione che porterà al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi con la legge approvata in Ars”.
Partner della veleggiata di solidarietà sarà la Lega Navale Italiana che opera per diffondere la passione ed il rispetto per il mare, organizzando iniziative culturali e sportive.
In questo contesto di attività socio-solidali si inquadra la partnership con l’Associazione Progetto Endometriosi. “Questa nobile iniziativa è parte delle linee direttrici della LNI secondo le quali, come in un solido equipaggio, nessuno deve rimanere indietro – ha dichiarato il contrammiraglio Agatino Catania, delegato Lega Navale Italiana per la Sicilia orientale – Per consentire lo svolgimento di questa manifestazione, le strutture periferiche della LNI di Pozzallo, Siracusa, Brucoli-Augusta, Catania e Aci Trezza, che dispongono di imbarcazioni confiscate dall’Autorità Giudiziaria, saranno ben liete di metterle a disposizione, insieme ai propri equipaggi, perché anche attraverso la navigazione si possa sensibilizzare il territorio sul tema dell’Endometriosi che affligge in modo silenzioso ma subdolo le donne”.

 

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