Nuovo ospedale, appello di Italia: “Servono altri 147mln, deputati facciano squadra”

 Nuovo ospedale, appello di Italia: “Servono altri 147mln, deputati facciano squadra”

Se l’adozione del metodo commissariale per procedure semplificate mirate alla costruzione del nuovo ospedale di Siracusa aveva acceso entusiasmi e convinto tutti che questa sarebbe stata la volta buona, tre anni dopo suona un allarme. “Per la costruzione del nuovo ospedale servono circa 150mln in più rispetto a quanto originariamente previsto”. E’ il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, a rendere pubblica la problematica, sin qui dibattuta nel chiuso delle stanze dei bottoni.
I 200 milioni di euro finanziati con decreto firmato nel 2022 dal ministro Giorgetti non sarebbero quindi più sufficienti. Le necessità economiche sono praticamente raddoppiate. Perchè? “Quando si è fatto il progetto definitivo non erano state considerate le richieste che sono poi arrivate da altri enti ed istituzioni coinvolte, come ad esempio l’Autorità di Bacino. E poi correzioni richieste per intervenire sull’aspetto anti-sismico, senza dimenticare l’aumento dei costi delle materie prime degli ultimi anni”.
Alla fine, servono altri 147 milioni di euro per avviare e completare la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Il sindaco Francesco Italia conferma la somma. “Ho visto le carte”, aggiunge prima di rivolgere un appello alla deputazione regionale siracusana: “Mi auguro che i cinque deputati facciano squadra, per ottenere questi fondi dal governo regionale. Dobbiamo portare a casa il risultato, non ci sono medagliette da mettersi sul petto. Sono certo che tutti, al di là dell’appartenenza politica, si attiveranno insieme per questa vicenda prioritaria”.
La palla passa quindi alla politica regionale. Sono cinque i deputati del siracusano, ma uno solo del capoluogo. Carlo Gilistro (M5S). Poi Tiziano Spada (Floridia – Pd), Riccardo Gennuso (Rosolini – Forza Italia), Carlo Auteri (Sortino – FdI) e Giuseppe Carta (Melilli – Mpa). Quest’ultimo ha un’intesa politica a tutto tondo con Italia e non a casa gli Autonomisti hanno espresso il presidente del Consiglio comunale e potrebbero presto anche avere rappresentanza in giunta.
A furia di promesse mancate, l’opinione pubblica segue con disillusione e vede ancora il nuovo ospedale come un sogno più che come una possibile realizzazione concreto. “Ed io invece vi dico che ci siamo quasi. C’è un progetto definitivo, siamo lì ad un passo. Servono i soldi, poi l’impegno di spesa e la gara per l’aggiudicazione dei lavori. Ho i documenti che testimoniano quello che dico. La cosa più importante oggi? Che i deputati regionali portino a casa il risultato storico di far si che si possa realizzare il nuovo ospedale”.

 

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