Latomia dei Cappuccini, l’ascensore della discordia e 300.000 euro che tornano indietro

 Latomia dei Cappuccini, l’ascensore della discordia e 300.000 euro che tornano indietro

Un’ascensore alle Latomia dei Cappuccini, lato Villa Politi. Per permettere ad anziani ed a quanti hanno difficoltà di deambulazione di raggiungere comodamente l’importante sito culturale, abbattendo al contempo ogni barriera architettonica. Il progetto era interessante, bello dice chi lo ha visto. Una cabina panoramica che scorre su e giù, lungo la parete di roccia. Alla Regione l’idea del Comune di Siracusa è piaciuta ed aveva anche inviato un finanziamento di 300mila euro – da fondi comunitari – per la realizzazione dell’opera, a chiusura dei lavori di recupero e riqualificazione della Latomia dei Cappuccini, attualmente in corso.
Tutti d’accordo? No, perchè secondo la Soprintendenza di Siracusa quell’opera toccherebbe in maniera eccessiva il profilo roccioso e la natura archeologica del sito. Per cui no, non si può fare. E i 300mila euro prima stanziati dalla Regione sono tornati indietro, a Palermo, tra la delusione di entrambe le amministrazioni, quella comunale e quella regionale.
Palazzo Vermexio cerca di evitare lo scontro con la Sopritendenza, anche per bon ton istituzionale. Ma certo mastica amaro per un “no” che nei corridoi di piazza Duomo si fatica a comprendere. “Cercheremo una soluzione di comune accordo, per provare poi a recuperare il finanziamento regionale”, spiega Fabio Granata interpellato sulla vicenda.
In attesa di risolvere il “caso” ascensore i lavori proseguono. Ma senza ascensore, il teatro grande che viene in questi giorni riqualificato con luci, sedute e quant’altro non potrà mai avere un’autorizzazione superiore a 99 posti. Pochi per una struttura che potrebbe ospitarne circa 600 di spettatori. “In conferenza dei servizi porteremo un nuovo progetto. E con buon senso tra le parti sono convinto che ci si ano i margini per trovare una soluzione”, dice ancora Granata, sulla via dell’ottimismo.
In fondo, persino uno dei siti archeologici più noti al mondo, il Partenone, ha un simile ascensore in servizio.

 

Potrebbe interessarti