Il questore Sanna in pensione: 38 anni in Polizia, 19 mesi a Siracusa. “Qui ricordo bellissimo”

 Il questore Sanna in pensione: 38 anni in Polizia, 19 mesi a Siracusa. “Qui ricordo bellissimo”

Va in pensione dopo 38 anni in polizia, 19 mesi a Siracusa il questore Benedetto Sanna. Questa mattina, durante l’incontro di commiato, Sanna ha tracciato un bilancio, personale e professionale, dell’anno e mezzo trascorso a capo della Questura siracusana.
Ha parlato di “una pagina importante, che lascia un segno profondo”. Parlando della realtà siracusana, Sanna la definisce complessa.

ok

“Vado via con un ricordo bellissimo e con la soddisfazione di avere lavorato in maniera proficua e corale per fronteggiare le emergenze del territorio, con un impegno forte da parte di tutti noi, perché il cittadino siracusano merita risposte forti. Un lavoro certamente non facile”.
Quando il questore parla di “realtà complessa”, riferendosi a quella siracusana, si riferisce innanzitutto all’emergenza droga. Quanto a consumo, la provincia di Siracusa si piazza al settimo posto nella classifica nazionale. “E’ una delle emergenze più forti- aggiunge Sanna- per fronteggiare la quale abbiamo attuato un’attività di contrasto sia con le Volanti , sia con gli uffici investigativi e con il commissariato di Ortigia. Il fenomeno è imponente. Su questo fronte abbiamo investito le nostre risorse investigative e di contrasto”.
L’altra emergenza del territorio riguarda la violenza di genere, ha spiegato il questore.
“Un fenomeno che ci accomuna alle altre realtà siciliane purtroppo- Non c’è giorno che trascorre senza interventi nostri legati ad episodi di questo tipo. Vi è la necessità di un intervento di natura preventiva importante, perché l’aspetto repressivo è sempre assicurato”.
Il questore evidenzia la necessità di lavorare moltissimo sulla prevenzione anche sul fronte del consumo di droga. “Deve diminuire la domanda per poter arginare il fenomeno dello spaccio- fa presente- Fino a quando una persona sarà pronta a consumare, dieci saranno pronte a vendere. Le campagne di prevenzione devono partire dalle scuole elementari, già da quando inizia a formarsi la coscienza delle persone, perché siano pronte a dire no alla prima offerta di spinello”.

 

Potrebbe interessarti