Scure del dimensionamento sull’Archimede: sorpresa a scuola, sospetti della politica

 Scure del dimensionamento sull’Archimede: sorpresa a scuola, sospetti della politica

“Aspettiamo di ricevere il provvedimento e con i nostri legali valuteremo le azioni successive”. Così il sindaco di Siracusa risponde a chi chiede se il Comune presenterà ricorso contro la decisione di smembrare l’istituto comprensivo Archimede. Non senza una certa sorpresa, la Conferenza regionale chiamata ad esprimersi sul dimensionamento scolastico ha “colpito” la scuola di via Caduti di Nassirya. “E’ una sorpresa per tutti”, conferma la dirigente scolastica Giusy Aprile.
Dalla Regione, l’assessore Turano spiega di aver semplicemente seguito le indicazioni arrivate dalla conferenza provinciale. Ma da Siracusa, la vicepresidente del Consiglio Comunale, Conci Carbone, lascia intendere che nel corso degli incontri dedicati al dimensionamento scolastico non era mai emerso il caso Archimede. “Abbiamo bisogno di chiarire, per comprendere cosa è accaduto. Perchè nessuno, neanche in occasione della seduta aperta di Consiglio comunale dedicata al tema, ha segnalato questa vicenda”, dice al telefono su FMITALIA. “In Consiglio comunale c’erano tutti, incluso l’Ufficio Scolastico provinciale. Ma di questa cosa dell’Archimede non se ne è parlato. E neanche in conferenza provinciale c’è stato accenno, altrimenti il sindaco l’avrebbe saputo. Qualcosa non torna. Chiameremo nuovamente in Consiglio comunale l’Ufficio Scolastico Provinciale. La dirigente deve spiegarci cosa è accaduto. Noi siamo stati presi di sorpresa – ribadisce Conci Carbone – ci hanno detto da Palermo che l’Archimede non era un istituto ma una dirigenza. Un tecnicismo che rendeva difficile salvarlo. Credo sia accaduto qualcosa in conferenza provinciale…”, il sospetto della vicepresidente.
Tutti i riflettori erano stati puntati sulla Chindemi di Siracusa, scuola per la quale era stata proposta una richiesta di deroga. Niente da fare, anche in questo caso. L’istituto è stato accorpato alla Wojtyla, a partire dal prossimo anno scolastico. “Tutte le province avevano presentato almeno una deroga. L’assessorato regionale ha deciso di non aprire maglie, e per non fare differenze non sono state concesse deroghe”, spiega la vicepresidente del Consiglio comunale. Il tema diventa adesso quello della dirigenza: chi dovrà guidare il nuovo istituto che nasce dall’accorpamento? “Ritengo debba rimanere in capo alla Chindemi, presidio di legalità importante che ha bisogno di un preside in sede”, anticipa Conci Carbone.

 

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