Bollo auto, con la Finanziaria regionale benefici per chi è in regola e per chi…no
Uno sconto del 10 per cento sul bollo auto per gli automobilisti siciliani in regola, a cui potrà sommarsi un ulteriore sconto del 10 per cento per i contribuenti che sceglieranno la domiciliazione bancaria della tassa automobilistica. Queste le principali novità messe a punto dall’assessorato all’Economia che saranno introdotte dall’art. 29 della Finanziaria regionale 2024, approvato dalla Commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana dove è in corso l’esame della manovra. Pronta anche l’apertura di una nuova finestra per la misura “Straccia bollo”: fino al 30 giugno 2024, una volta entrata in vigore la norma con il voto finale di Palazzo dei Normanni, sarà possibile pagare senza sanzioni e interessi gli arretrati del bollo auto in scadenza tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2022 (emendamento presentato dal M5S, ndr).
«Le nuove agevolazioni volute dal governo Schifani – afferma l’assessore regionale all’Economia Marco Falcone – intendono rafforzare il trend in netto aumento degli introiti da bollo auto per la Sicilia. Il 2023 sarà un anno record, con oltre 400 milioni di euro di incassi già al 30 novembre, numeri che certamente cresceranno con i dati del mese in corso. Lo “Straccia bollo”, a cui oggi aggiungiamo degli sconti di carattere strutturale per chi si è messo in regola – sottolinea Falcone – è servito da un lato a recuperare una consistente mole di evasione della tassa automobilistica, dall’altro a dialogare meglio con i contribuenti chiamati a sanare la propria posizione senza costi o ulteriori aggravi».
Nel dettaglio, al 30 novembre il dipartimento regionale delle Finanze ha registrato incassi per un totale quasi 401 milioni di euro, il 20 per cento in più rispetto al dato di novembre 2022 (circa 335 milioni di euro). A sua volta, i numeri dell’anno scorso, anno di avvio dello “Straccia bollo” in Sicilia, avevano certificato un aumento degli introiti per la Regione del 33 per cento rispetto al 2021, quando il dato finale era stato di 251 milioni di euro.