Buccheri, città dell’amore libero. Appello sui social: “Amatevi pure ma poi ripulite”

 Buccheri, città dell’amore libero. Appello sui social: “Amatevi pure ma poi ripulite”

“Fare l’amore è bello. Farlo in luoghi pubblici, con il rischio di essere visti, regala adrenalina pura, immediatamente spendibile, ma lasciare per terra il risultato di qualche minuto di passione non è per nulla educato”.
Fa scalpore la frase pubblicata dal sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo sui social.
Una sollecitazione indirizzata ai giovani del comune della zona montana, accompagnata da foto che raccontano serate di sesso (o amore, chi può saperlo?!) consumato per strada con l’abbandono, sul luogo, di fazzoletti e confezioni di preservativi utilizzati dalle coppiette che optano (o sono costrette ad optare) per un tetto di stelle per vivere i loro momenti di intimità.
Caiazzo sceglie un atteggiamento aperto e a tratti poetico per parlare di quello che in realtà è un problema di igiene pubblica e di decoro. Decide di ricorrere ad una forma di comunicazione empatica per convincere i giovani “amanti” a non lasciare in condizioni tutt’altro che auspicabili i luoghi in cui si consumano le loro emozioni sensoriali.
Il primo cittadino non parla di divieti, non parla di atti osceni in luogo pubblico.
Al contrario, lancia una sollecitazione chiara.
“Coraggio ragazzi- il suo appello- fate l’amore ma dimostrate di amare anche il vostro comune”.
Diverse le reazioni al post pubblicato dal sindaco di Buccheri. Se una parte di commenti mira ad elogiare l’atteggiamento del primo cittadino rispetto al problema da risolvere, altri contestano l’apertura per un comportamento ritenuto non consono e in tal modo legittimato.

 

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