La morte di Calogero Giuliana, il gip: “continuare ad indagare su possibile omicidio”
Nel caso della morte della guardia giurata Calogero Giuliana bisogna continuare ad indagare. Il gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, non ha accolto la richiesta di archiviazione ed ha invitato a proseguire con ulteriori accertamenti, per fare piena luce sulle circostanze in cui è avvenuta la morte dell’uomo, il 4 marzo del 2017.
Per il gip, alla luce degli atti d’indagine fino ad ora espletati, sono emersi “sufficienti elementi logico-indiziari” per ritenere che la morte di Calogero Giuliana sia stata “cagionata da uno sparo esploso da mano diversa da quella della vittima”. Non un fortuito auto-ferimento, quindi, ma “un gesto omicidiario” su cui ulteriori accertamenti devono fare luce. A partire dal movente e da alcune incongruenze, come l’assenza d’impronte sull’arma dello sfortunato Giuliana. C’è poi da individuare il movente e, secondo il gip, andrebbero approfonditi eventuali collegamenti con i furti di kerosene consumati nella zona di Augusta e finiti al centro dell’inchiesta BlackGold. Le nuove indagini disposte sono ritenute dal gip “necessarie” per definire anche il ruolo dell’unico indagato.
“Sono molto contenta di questo riscontro, noi tutti lo siamo. Siamo davvero fiduciosi nell’accertamento dei fatti e nella verità che pian piano sta venendo fuori”, commenta Alessia Giuliana, figlia della vittima. “Ringraziamo molto il nostro Avvocato Alessandro Cotzia e la procura di Catania che si sta impegnando per risolvere il caso di mio padre”.