Cimitero, la protesta: “Emergenza crolli di calcinacci”. Il Comune corre ai ripari

 Cimitero, la protesta: “Emergenza crolli di calcinacci”. Il Comune corre ai ripari

Torna in una situazione “emergenziale” lo stato in cui versa il cimitero comunale di Siracusa.
Continui cedimenti, più o meno importanti, mettono a repentaglio la sicurezza degli avventori e in ogni caso arrecano disagio e amarezza nei cittadini che vorrebbero rendere dignitosamente omaggio ai propri cari defunti.
Da una parte resta il vecchio problema di decoro, dall’altra- aspetto ancor più serio – è una questione di garanzia della pubblica incolumità .
Numerose le segnalazioni che riguardano diverse palazzine in più aree del cimitero.
“Non abbiamo nemmeno più la possibilità di mettere un fiore in onore delle persone che abbiamo amato – la protesta di un cittadino – Giorni fa ho evitato per un soffio di farmi male, con un cedimento di calcinacci che si è verificato poco dopo il mio passaggio”.
I punti critici, in cui occorre intervenire alla svelta, sono dunque numerosi e gli uffici comunali ne sarebbero al corrente, tanto che nei giorni scorsi sarebbero state condotte delle verifiche a cui dovrebbero seguirne altre a breve.
Fondamentale spingere il piede sull’acceleratore, almeno sul tema della sicurezza.
Non è escluso, dunque, che entro pochi giorni possano partire interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza.
Molto meno ottimistiche le previsioni che riguardano una ristrutturazione completa delle aree del cimitero che necessitano di lavori di ripristino e conservazione.
In questo caso dovrebbe intervenire anche il consiglio comunale, innanzitutto reperendo i fondi necessari. La possibilità potrebbe essere il prossimo Bilancio di Previsione.
Andrebbe meglio, intanto, la questione manutenzione del verde. Dopo un periodo difficile, prima dell’affidamento del servizio, sarebbe oggi garantita, tanto lungo i viali quanto nei campi.
Da rivedere, infine, le criticità che riguardano il nuovo impianto idrico, a cui – trapela da Palazzo Vermexio – si starebbe lavorando.

 

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