Scerra cita il mojito di Salvini, curioso scontro politico sul…cocktail
Curioso fuoriprogramma alla Camera dei Deputati, con il botta e risposta tra il parlamentare siracusano Filippo Scerra (M5S) ed il vicepresidente Giorgio Mulè. Tutta colpa del… mojito, il cocktail “entrato” in politica nel 2019 con le foto delle vacanze dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Durante l’esame della relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea, Scerra ha parlato dell’annosa vicenda delle concessioni dei balneari pungendo il governo sull’assenza di indicazioni, tranne la comunicazione di Salvini circa prezzi abbassati. “Il ministro Salvini, forse in preda ai suoi mojito, ha abbassato i prezzi, ma i prezzi li ha abbassati delle concessioni, non sono stati abbassati i prezzi pagati dai cittadini italiani e questa è una vergogna”, l’attacco di Filippo Scerra. “Le coste italiane – ha ribadito il parlamentare – non appartengono a nessuna lobby, non appartengono a questo Governo ma appartengono agli italiani, che meritano di avere servizi più efficienti e prezzi più bassi”.
Ma il riferimento al mojito non è piaciuto a Mulè, presidente dell’Assemblea. Per questo ha ripreso Scerra: “Evitiamo di fare inutili richiami a cosa beve e a cosa non beve uno, può essere offensivo”. Per nulla d’accordo il parlamentare siracusano: “non è offensivo assolutamente”. Ma “se è offensivo lo decido io, per me è offensivo”, ha tagliato corto Mulè. “Io non l’ho ritenuto offensivo”, la chiosa Scerra prima del “decido io cos’è offensivo” di Mulè che chiude lo scambio di battute.
Prima della polemica sul mojito, Filippo Scerra si era soffermato sul caso di Ilaria Salis, da undici mesi detenuta in Ungheria e condotta in catene in tribunale.