Sparatoria di Pachino, resta in carcere il cinquantenne che ha sparato al fruttivendolo

 Sparatoria di Pachino, resta in carcere il cinquantenne che ha sparato al fruttivendolo

Convalidato l’arresto del cinquantenne di Pachino ritenuto responsabile (anche a seguito di confessione) della sparatoria di via Giovanni Pascoli.
L’udienza si è svolta innanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa, Francesco Alligo.
L’uomo, difeso dall’avvocato Paolo Caruso Verso, ha confermato al magistrato quanto già dichiarato la sera in cui si sono svolti fatti nel corso dell’interrogatorio reso al pubblico ministero dottoressa Zambon, alla presenza dal difensore.
L’uomo ha ammesso di aver sparato, negando tuttavia di averlo fatto con l’intento di uccidere il fruttivendolo.
Secondo le sue dichiarazioni, il movente sarebbe stato, infatti, intimidatorio, una “punizione” per un’offesa ricevuta poco prima.
Il cinquantenne ha anche ammesso di aver puntato l’arma contro i poliziotti, anche in questo caso- ha puntualizzato- senza alcun intenzione omicidiaria. La doppietta sarebbe stata scarica in quel momento, visto che i due colpi all’interno erano stati esplosi poco prima.
Il difensore dell’uomo, avvocato Paolo Caruso Verso, non si è opposto alla convalida dell’arresto ed ha chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, con il braccialetto elettronico.
Il gip , dottor Alligo, ha convalidato l’arresto ed ha confermato la custodia cautelare in carcere, “sia per la gravità delle accuse mosse al pachinese che per la sua pericolosità sociale”.

 

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