Renzi a Siracusa: "Ripartiamo dal lavoro e da una burocrazia più snella"
Si è conclusa la visita a Siracusa del presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Mattinata fitta di appuntamenti per il premier. Il primo, questa mattina con l’incontro con gli studenti e gli insegnanti dell’istituto comprensivo “Raiti”, che Renzi ha raggiunto a piedi dall’albergo in cui ha alloggiato dopo l’arrivo, ieri sera, e la cena con alcuni rappresentanti dell’amministrazione comunale retta da Giancarlo Garozzo. Il presidente del Consiglio ha anche avuto modo di scambiare alcune parole con i cittadini che lo attendevano all’ingresso della scuola e che gli hanno chiesto un aiuto concreto sul tema del lavoro, affrontato più tardi anche con i sindaci della provincia, a palazzo Vermexio e con i rappresentanti dell’imprenditoria locale e delle categorie economiche. Ai ragazzi, Renzi ha parlato della “grande bellezza. Ognuno di voi la custodisce in sé e la esprime attraverso il proprio volto. Non dimenticatelo mai- ha detto- qualsiasi cosa vi dicano e qualsiasi cosa vi accada nella vita”. Qualche contestazione misurata all’uscita della scuola. Presidi organizzati da cittadini e da gruppi politici, con striscioni di contestazione. Poco dopo, al Vermexio, Renzi ha ascoltato i sindaci del comuni del territorio, raccogliendone le istanze. Tra i temi affrontati, le difficoltà legate ad un Patto di Stabilità eccessivamente restrittivo. Un problema che il presidente del Consiglio ha ricordato di conoscere molto bene, avendo ricoperto, fino a pochi giorni fa, il ruolo di sindaco di Firenze. Presidi anche in piazza Duomo. Tra i gruppi che protestavano, gli ex lavoratori dell’ex Sotis Cavi, alle prese con una tortuosa vicenda legata alla mancata erogazione della cassa integrazione del 2013 per questioni formali che non si riescono ancora a superare. Renzi ha parlato di un momento difficile dal punto di vista economico. “Il più difficile degli ultimi 30 anni- ha ricordato- Per uscirne serve un ultimo sforzo”. Poi l’importanza di ripartire dalle scuole, ma anche da nuove regole e dallo snellimento della burocrazia, che spesso rallenta anche la realizzazione delle necessarie opere pubbliche. Sollecitazione chiara da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta. “Ci aspettiamo che tu faccia il “Renzi”- ha detto il governatore al premier- Da te ci aspettiamo molto e in primo luogo che tu riesca a cambiare l’Italia senza troppe mediazioni con un certo tipo di politica “politicante””. Renzi ha annunciato importanti provvedimenti già a partire dal prossimo mercoledì, a partire da “Job act” e “Piano Casa”.