Autorità di Sistema Portuale Sicilia Orientale: cosa fà, Presidente e Comitato di Gestione

 Autorità di Sistema Portuale Sicilia Orientale: cosa fà, Presidente e Comitato di Gestione

In Italia sono oggi 15 le Autorità di Sistema Portuale, create con il decreto legislativo 169 del 2016. La norma ha riordinato il sistema di governance, prevedendo che i 58 porti di rilievo nazionali finiscano coordinati da 15 enti cui viene affidato un ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti della propria area. L’Autorità di Sistema Portuale ha, tra gli scopi istituzionali, la gestione e l’organizzazione di beni e servizi nel rispettivo ambito portuale.
L’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale è nata “aggregando” i porti di Augusta e Catania. Di recente, anche il porto di Pozzallo è entrato a far parte dell’Adsp. Presidente dell’Autorità Sicilia Orientale è l’ingegnere Francesco Di Sarcina, già segretario dell’Adsp di La Spezia, nominato a marzo del 2022. Il presidente viene nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il presidente della regione interessata. E proprio le Regioni – oltre all’iniziativa parlamentare – possono chiedere l’inserimento nelle Autorità di Sistema di ulteriori porti di rilevanza regionale. Come avvenuto per Pozzallo e come potrebbe avvenire per il porto Grande e il porto rifugio Santa Panagia di Siracusa.
L’Adsp ha funzioni di indirizzo, programmazione, coordinamento, regolazione, promozione e controllo delle operazioni e dei servizi portuali, delle attività concessorie e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti e nelle circoscrizioni territoriali. Si occupa di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell’ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali. Delicate le funzioni di affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale, non coincidenti né strettamente connessi alle operazioni portuali. Promuove forme di raccordo con i sistemi logistici retroportuali e interportuali e amministra in via esclusiva delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi nella propria circoscrizione.
Importante il ruolo del Comitato di Gestione. Anzitutto, adotta il Piano Regolatore di Sistema Portuale insieme al il piano operativo triennale per le strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche. Approva gli strumenti finanziari, predispone il regolamento di amministrazione e contabilità dell’AdSP e la relazione annuale sull’attività dell’AdSP da inviare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Delibera inoltre, su proposta del Presidente, in ordine alle autorizzazioni ed alle concessioni di durata superiore a quattro anni, determinando l’ammontare dei relativi canoni. Si occupa, ovviamente, del personale. Il Comitato di gestione si riunisce di norma ogni due mesi e, comunque, su convocazione del Presidente e ogni qualvolta lo richieda un terzo dei componenti. Le sue attività sono centrali quindi per le linee strategiche e di programmazione dell’attività dell’Adsp. Per quel che riguarda i porti di Augusta, Catania e Pozzallo fanno parte del Comitato di Gestione: Antonio Ranieri (Comandante Direzione Marittima Catania), Domenico Santisi (Capitaneria di Porto di Augusta), Giuseppe Galizia (Città Metropolitana di Catania), Dario Niciforo (Comune di Augusta), Roberto Meloni (Regione Siciliana).
Alcuni degli ultimi provvedimenti assunti dall’AdSp della Sicilia Orientale hanno “diviso” le attività tra Augusta e Catania: i container sono stati indirizzati sullo scalo megarese (dove sono stati avviati anche i lavori per ampliamento banchine), mentre per il porto di Catania si punta di più sull’attività crocieristica. Non sono tutte rose e fiori: c’è la recente grana “offerta anomala” nel bando per la “pulizia e il disinquinamento degli specchi acquei portuali e delle relative linee di battigia” dei porti di Catania e Augusta”. L’appalto è stato aggiudicato a un raggruppamento d’imprese ma per il Tar di Catania è tutto da rifare. Il ribasso del 41% per giudici amministrati è troppo alto e rappresenta un’anomalia. Sullo sfondo, il project financing da 25 anni per la gestione di tutti i servizi dei porti di Catania e Augusta e per la costruzione della nuova stazione marittima.

 

Potrebbe interessarti