Casa Reclusione di Augusta firmato il “Protocollo di Intesa Locale per “creare le giuste condizioni”
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Casa di Reclusione di Augusta firmato il “Protocollo di Intesa Locale (PIL). Dopo mesi di trattative “il buon senso è prevalso, riportando gli attori di questa trattativa nella corretta applicazione di quelle che sono le norme democratiche ed ormai consolidate che delimitano le funzioni delle organizzazioni sindacali e della parte Pubblica”, si legge nel comunicato stampa.
Il Protocollo di Intesa Locale, sottoscritto in data 26 marzo 2024 , è stato firmato dai rappresentanti sindacali, Fabio D’Amico per la FNS CISL, Giuseppe Argentino e Carmelo Gurreri di CGIL, Antonino Butera UIL PA.PP, Salvatore Argento per USP, la dott.ssa Angela Lantieri, la dott.ssa Francesca Fioria e il Comandante di reparto Dirigente dott. Dario Pietro Maugeri per la parte Pubblica, e non firmato Dalle OO.SS. SAPPE e SINAPPE.
L’obiettivo di questo protocollo è quello di creare “quelle condizioni, di pari opportunità, di certezze nei diritti del personale, che ricordiamo, non sono solo unità operative all’interno dell’istituto penitenziario, ma persone che hanno dei diritti e che vanno ascoltate da parte del Comandante e del Direttore”.
“Affinché le regole organizzative dettate nel PIL abbiano una seria applicabilità, è giusto che ognuno faccia la propria parte con senso di responsabilità. Non dimentichiamo inoltre che l’istituto penitenziario non è un ufficio nella quale se manca l’addetto al servizio, “si chiude bottega”, ma l’istituto penitenziario è un sistema attivo ed operativo 24 ore su 24. – continua la nota – I sindacati ribadiscono infine che, “il numero delle unità attualmente presenti non è adeguato alle esigenze dell’istituto Megarese, di fatto mancano almeno 70 unità di Polizia Penitenziaria , ma ciò non toglie che si possano creare quelle condizioni di certezza nell’organizzazione del lavoro e nei diritti del personale e che come OO.SS. ci crediamo, e fino alla fine non mancheremo di osservare, seguire e attenzionare affinché ognuno, e soprattutto chi è demandato alla corretta applicazione del servizio, faccia la sua parte al meglio delle possibilità”.