VIDEO. Celebrati al Maniace i 250 anni della Guardia di Finanza

 VIDEO. Celebrati al Maniace i 250 anni della Guardia di Finanza

Celebrati anche a Siracusa i 250 anni della Guardia di Finanza. E’ stato lo storico castello Maniace ad ospitare il sobrio appuntamento, alla presenza delle principali autorità civili, militari e religiose della provincia di Siracusa. In apertura della cerimonia, il passaggio in rassegna dello schieramento da parte del colonnello Lucio Vaccaro, comandante provinciale delle Fiamme Gialle.
Prima del discorso ufficiale, visibilmente commosso, ha voluto dedicare un pensiero al piccolo Vincenzo, il bimbo che ha perso la vita nella tragedia di Palazzolo. Un applauso spontaneo della platea ha sottolineato la condivisione piena e dolorosa.
Il colonnello Vaccaro ha quindi ricordato le attività ed i risultati conseguiti nell’ultimo anno dalla Guardia di Finanza, in provincia di Siracusa. Il contrasto all’economia sommersa ed alle frodi, la vigilanza sulla spesa pubblica, il controllo dell’economia legale del territorio, il contrasto degli appetiti economici e finanziari della criminalità organizzata, l’ordine pubblico: sono stati alcuni degli ambiti di intervento, con indagini ed operazioni, su cui si è sviluppata l’attenzione della Gdf aretusea.
Un passaggio del discorso è stato poi dedicato alle “solide relazioni istituzionali” con le altre forze dell’ordine, con la Procura ed il Tribunale di Siracusa, con la Prefettura. Un metodo che ha definito “un modello da esportare”.
Quindi un ringraziamento agli uomini ed alle donne della Guardia di Finanza, per “la dedizione e la professionalità” messe in campo ogni giorno. A tutti loro ha chiesto di continuare a mettere il “cuore” nel lavoro, senza mai perdere quelle motivazioni alla base della scelta di entrare a far parte “della grande famiglia della Guardia di Finanza”.
In chiusura, la consegna degli elogi ai militari che si sono distinti in servizio e finalmente l’emozione lascia spazio a qualche sorriso ed anche a simpatici fuori programma, oltre il protocollo che l’appuntamento richiede.

 

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