Emergenza rifiuti, Augusta si “sgancia” dalla discarica di Lentini: “Troppe incertezze”

 Emergenza rifiuti, Augusta si “sgancia” dalla discarica di Lentini: “Troppe incertezze”

Mentre l’ennesima chiusura della discarica di Lentini riporta la provincia di Siracusa (e non solo) in piena emergenza rifiuti, il Comune di Augusta è pronto a “sganciarsi” definitivamente dall’’impianto di trattamento dell’indifferenziata di Sicula Trasporti. Il sindaco, Giuseppe Di Mare è sicuro di avere avuto, già prima della nuova crisi esplosa in queste settimane, la giusta intuizione per uscire da una situazione di stasi sempre più complicata e sempre meno gestibile, anche dal punto di vista della comunicazione rivolta ai cittadini.
“Consapevoli che l’emergenza porta ciclicamente a degli “stop” al servizio di raccolta e conferimento che non possiamo più tollerare- spiega il sindaco, Giuseppe Di Mare- alcuni mesi fa abbiamo bandito una gara, il cui iter è adesso alle battute finali. Si tratta di un’offerta diversa rispetto alla proposta di Sicula Trasporti. La società che sembra essersi aggiudicata il servizio ci consentirà di conferire l’indifferenziata senza rischi di continue chiusure e ad un costo inferiore rispetto all’attuale piattaforma. Il Comune spenderà, dunque, 317 euro a tonnellata e non più 320 a tonnellata come la discarica di Lentini richiede. Siamo alle battute finali e riteniamo, con questa soluzione, di poter mettere fine a quest’incertezza quotidiana, soluzione insostenibile, in cui non si sa mai se dover dire ai cittadini di esporre o meno i loro mastelli, di assicurare loro un servizio così importante. Se la discarica di Lentini deve essere chiusa- aggiunge il sindaco di Augusta- lo si faccia definitivamente e ognuno individui la propria soluzione alternativa. Noi, intanto, ci stiamo muovendo in autonomia e riteniamo di avere operato la scelta giusta, mettendo in sicurezza il servizio, prima che la situazione precipiti ulteriormente”. Nella discarica di Sicula Trasporti conferiscono fino ad oggi 200 comuni siciliani. Gli amministratori giudiziari, dopo l’annuncio della nuova chiusura, hanno chiesto una visita ispettiva urgente degli organi di controllo: Arpa, Vigili del Fuoco e Asp in primo luogo, per verificare la nuova saturazione e le motivazioni addotte.

 

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