Strage di via D’Amelio, celebrazioni in provincia e la scelta controcorrente di Siracusa

 Strage di via D’Amelio, celebrazioni in provincia e la scelta controcorrente di Siracusa

Trentaduesimo anniversario della strage di via D’Amelio. “È un giorno di dolore, ma anche di riflessione e di impegno per la nostra comunità. Paolo Borsellino, con il suo coraggio e la sua determinazione, ha rappresentato un faro di legalità, giustizia e libertà. Il suo sacrificio, assieme a quello degli agenti Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina, ci ricorda l’importanza di lottare ogni giorno contro la mafia e contro ogni forma di criminalità”, il messaggio del presidente della Regione, Renato Schifani, che ha anche chiesto che venga fatta piena luce sull’intera vicenda che ancora cerca verità e giustizia.
“Non basta ricordare via D’Amelio, ma bisogna capire ciò che avvenne e perché avvenne. E soprattutto sapere da che parte stare, senza se e senza ma. Per questo non parteciperò a rituali nei quali non riesco più a riconoscermi”, dice Fabio Granata, assessore comunale alla cultura di Siracusa. Nel capoluogo nessun appuntamento ufficiale per commemorare quel luttuoso evento e le parole di Granata lasciano intravedere il perchè. “La nobile figura di Paolo Borsellino e la sua memoria vanno onorate iniziando con non rilegittimare figure oscure della Trattativa. Per questo non posso che sostenere l’irriducibile richiesta di verità di Salvatore Borsellino e di chi non si è ancora arreso a quelle forze, non solo mafiose, che hanno venduto la vita di Paolo e che lo hanno prima abbandonato e poi tradito, determinandone la morte e impedendo con ogni mezzo l’accertamento della verità sul suo massacro. E non sono mafiosi ma magistrati, poliziotti, carabinieri e uomini dei servizi segreti”, dice con forza Granata.
“Bisogna smascherare definitivamente mandanti e beneficiari politici di quella morte. Molti nomi li conosciamo e, al di là delle sentenze di assoluzione di uno Stato che non vuole condannare sé stesso, sono personaggi, scomparsi o ancora in vita, che hanno guadagnato il nostro eterno disprezzo per aver tradito Paolo Borsellino – accusa Granata – e per aver coperto le vere responsabilità e le vere motivazioni del suo massacro”.
Se a Siracusa la scelta è di non produrre appuntamenti pubblici di “vuota” commemorazione, le città di Solarino e di Floridia invece hanno scelto di dare vita ad una fiaccolata congiunta in memoria di tutte le vittime delle mafie. Partenza alle 19.30 da largo Ghandi a Solarino e arrivo alle 20.30 in piazza del Popolo a Floridia. In mattina, cerimonia anche ad Augusta. La Questura di Siracusa ha aperto la sua giornata social con una foto ed un post dedicati al valore del ricordo, “ogni giorno” (foto).

 

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